mercoledì, Maggio 1, 2024
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Danneggiato dal terremoto del 2004, l’edificio è stato risanato in un anno di lavoro. Oggi l’«inaugurazione» del palazzo restaurato

Municipio, si taglia il nastro

Oggi, a Salò, si festeggerà il restauro del Palazzo comunale, gravemente danneggiato dal terremoto del 24 novembre 2004, e recuperato in un anno (dal giugno 2005 allo scorso giugno).Il programma della giornata, diffuso con l’invio di un opuscolo in tutte le famiglie, è denso di appuntamenti. Si comincerà con un convegno nella Sala dei Provveditori. Alle 10 il saluto del sindaco Giampiero Cipani, quindi le relazioni degli esperti. Monica Ibsen parlerà dei cinque secoli di storia del Palazzo, derivante dall’unione di due edifici costruiti in epoche diverse (nel 1386 il lato ovest, nel 1524 quello a est, verso piazza della Vittoria, conosciuta per l’imbarcadero), su progetto dell’architetto Sansovino, il cui vero nome era Jacopo Tatti. Gian Paolo Treccani, professore all’Università di Brescia, Facoltà di ingegneria, si soffermerà sui timori di nuove scosse, su prevenzione e riparazioni. Piercarlo Belotti, insegnante all’Istituto tecnico Battisti, rivivrà i terremoti del 1901 e del 2004. Poi sarà inaugurata la mostra fotografica che lo stesso Belotti e Claudia Dalboni hanno curato, con immagini dell’archivio di Pierangelo Del Mancino e del municipio. Verrà proiettato anche un video, preparato dagli studenti del Battisti. Nel pomeriggio, alle 16, sempre nella Sala dei Provveditori, concerto dedicato alle contrade. Musiche del maestro Angelo Tonoli, testi di Gianfranco Ligasacchi e Giuseppe Scarazzini.Successivamente (ore 17) la festa si sposterà all’esterno, con l’installazione sul lungolago del bronzo che ritrae Gasparo Bertolotti, considerato l’inventore del violino. Alle 17.45, in piazza Vittoria, concerto della banda cittadina. Alle 18.30 la cerimonia di inaugurazione del Palazzo. Un rappresentante dei Carabinieri, uno della Guardia di finanza e un vigile della Polizia locale alzeranno la bandiera. Un aereo Cessna 170 effettuerà un volo sul golfo, lanciando coriandoli. Tre paracadutisti si lanceranno nel lago, con i fumogeni tricolori ai piedi, colorando il cielo. Poi i discorsi del sindaco e delle autorità, la benedizione dell’arciprete, monsignor Francesco Andreis, e la posa della pergamena: verrà sigillata in una teca di materiale plastico, e murata nel pavimento, «a perenne memoria della volontà di non rinunciare a questo storico edificio». Cerimoniere: Flavio Casali.Parteciperanno all’inaugurazione il ministro della Giustizia Clemente Mastella, la vice presidente della Regione Lombardia Viviana Beccalossi, il Commissario straordinario del Governo Massimo Buscemi, il presidente della Provincia Alberto Cavalli, il prefetto della Provincia di Brescia Francesco Paolo Tronca e tutti i sindaci del Garda e della Valle Sabbia.Alle 20 il buffet, sotto il porticato del municipio. Alle 22 chiusura con lo spettacolo pirotecnico, che richiama ogni anno migliaia di spettatori. I fuochi saranno scanditi da celebri brani: l’inno d’Italia (in apertura), poi musiche di Giuseppe Verdi, Ennio Morricone, Andrea Bocelli, Zucchero, eccetera. Per non rimanere invischiati nel traffico del centro storico, molti si fermano sulle strade periferiche (la Tormini-Cunettone, la costiera verso Portese) o salgono in collina (a San Bartolomeo, San Michele, Villa, Cisano). La conformazione del golfo di Salò è tale da consentire di assistere allo spettacolo come in uno stadio.Il progetto di restauro del Palazzo è stato firmato dall’architetto Anna Gatti, responsabile dell’Ufficio tecnico e dell’Urbanistica, e dal geometra Angelo Del Miglio, con la collaborazione di Paolo Beschi, dello studio Techne di Brescia e dell’ingegnere Gianni Ziletti. Il risultato ottenuto è straordinario. Chi approfitterà dell’inaugurazione per una visita se ne renderà conto. L’intervento è costato tre milioni e 600 mila euro, di cui due milioni e 300 mila erogati dalla Regione Lombardia come contributo a fondo perduto. Il resto, un milione e 300 mila, è giunto dalla Reale Assicurazione. Merito del direttore generale, Giuseppe Iovene, che alcuni anni fa modificò le polizze, chiedendo alle compagnie di introdurre il rischio terremoto.All’interno del pregevole fabbricato sono rientrati gli uffici di Demanio, Ragioneria, Tributi, Economato, Servizi sociali, Pubblica istruzione, cultura e sport, ospitati per un anno e mezzo nella palazzina della Telecom e al Battisti. Nei prossimi giorni l’Anagrafe, rimasta nell’auditorium dell’istituto tecnico, si trasferirà in via Fantoni, nell’ex liceo, a contatto di gomito con gli Alpini. I vigili urbani andranno invece al secondo piano.La scelta dell’8 settembre non è dovuta alla celebrazione della data dell’armistizio durante la seconda guerra mondiale (quella sera del 1943 il maresciallo Badoglio, capo del governo, comunicò che il generale americano Eisenhower, comandante delle forze alleate, aveva accettato la richiesta di armistizio), ma a un altro avvenimento antecedente. L’8 settembre 1906 venne infatti inaugurato il nuovo Palazzo comunale di Salò, ricostruito dopo il terremoto del 1901. A distanza di cento anni la cerimonia si ripete.

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