L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha messo in luce la presenza della ‘ndrangheta nel business dei rifiuti in Lombardia. Un recente blitz delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di quattordici persone, confermando che la criminalità organizzata sta radicandosi anche nel Nord Italia, spinta soprattutto dal traffico illecito dei rifiuti.
Secondo Legambiente Lombardia, questa infiltrazione preoccupante è stata denunciata da tempo e emerge chiaramente dalle intercettazioni degli indagati legati alla cosca Piromalli. Le conversazioni evidenziano un interesse esplicito per il business dei rifiuti, utilizzando società come schermo per le attività illecite e minacciando di trasformare la Lombardia in una nuova “terra dei fuochi”.
Per contrastare queste ambizioni senza scrupoli degli ecomafiosi, Legambiente sottolinea l’importanza di potenziare rapidamente le attività di prevenzione e controllo. Non si può affidare solo alle forze dell’ordine e alla magistratura, soprattutto quando si tratta delle imprese coinvolte nel ciclo dei rifiuti.
Secondo i dati del Rapporto Ecomafia, la Lombardia è la quarta regione italiana per reati accertati nel ciclo dei rifiuti (362 casi nel 2022) e la terza per incendi negli impianti di trattamento e smaltimento (169 casi). Questi numeri allarmano, considerando che sono stati monitorati da Legambiente dal 2013 al 2023.
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