giovedì, Maggio 2, 2024
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Il presidente Mario Tombola ha ricordato le origini del sodalizio nato nel 1955. Una pubblicazione rievoca il passato, i primi impegni e la crescita. Compie mezzo secolo la società sportiva che si occupa anche di tennis, ciclismo, surf e arti marziali

Non solo calcio nella storia della Limonese

Compie mezzo secolo la Società Sportiva Limonese. È un traguardo segnato dall’impegno e dalla passione di dirigenti, atleti, tifosi, che hanno permesso a tre generazioni di limonesi di avvicinarsi allo sport e di crescere insieme. Inizia con queste parole l’intervento dell’attuale presidente Mario Tombola che sottolinea un traguardo importante per il Comune dell’alto Garda. Tombola è convinto che non si potesse lasciar passare questo anniversario e con una pubblicazione, realizzata con la collaborazione di molti sponsor: «È un piccolo dono che facciamo a tutti i limonesi perché continuino a guardare con attenzione allo sport e ai suoi valori e sentano la Sportiva come una realtà importante per i nostri ragazzi». Ad associarsi nelle congratulazioni, stimolando alla prosecuzione concreta dell’opera della Società Sportiva Limonese che, ogni giorno, vede impegnati giovani e meno giovani, ci sono anche il sindaco del paese Chicco Risatti, il vice presidente della Federazione italiana gioco calcio Innocenzo Mazzini e il presidente del Comitato provinciale autonomo di Trento della stessa Federazione, Ettore Pellizzari. In proposito, entrambi hanno ricordato la calda accoglienza della cittadina benacense alla Nazionale italiana di calcio Under 16, pochi mesi orsono. Fondata nel 1955, la Limonese ha avuto undici presidenti. Tombola è stato preceduto da Pierino Antonini, Giacomo Bruno Arici, Orlando Girardi, Eugenio Segala, Antonio Girardi, Valter Risatti, Giuseppe Girardi, Luigi Tombola, Pierluigi Piantoni, Stefano Risatti. L’attività della Società Sportiva iniziò con lo sport più popolare, il calcio. Domenico Fava, lo storico locale, nelle sue ricerche ricorda che «gli appassionati del gioco del calcio erano aumentati e si ipotizzò di allestire un campetto per squadre a sei giocatori alla foce del torrente San Giovanni ma, vista l’inadeguatezza del fondo ghiaioso, si optò per un prato di proprietà di Giuseppe Segala, alle Fasse, quasi in riva al lago, tra la località San Luigi e il campeggio Garda. Si stipulò un contratto d’affitto, si piazzarono due porte montate con dei profilati e si cominciarono a giocare le prime partite: un canale d’irrigazione segnava il limite a monte, una leggera scarpata quello a valle». «Un nuovo campo di gioco, più grande, fu poi allestito ad est del cimitero, in un prato di proprietà di Attilio Risatti; dopo la costruzione di un muro di contenimento, si lavorò duramente di badile e carriola». Col tempo iniziarono gli incontri con le rappresentative dei paesi vicini: Campione, Tremosine, Tignale, Gargnano. Il primo successo di rilievo fu la vittoria del Torneo Alto Garda del 1967-68. Poi vennero gli anni dei tornei notturni di calcio e, nel 1976, della prima formazione ad 11 giocatori. Con il passare del tempo, la Società Sportiva ha allargato il suo raggio di azione, andando ad organizzare le manifestazioni più diverse: dalla festa di mezzaquaresima alle corse non competitive, dal torneo di tennis, alla partecipazione del campionato delle Bisse, al ciclismo, al surf, alle arti marziali. Negli anni più recenti, la Limonese contribuisce alla realizzazione della bike extreme, del torneo «Memorial Germano Chincherini», del Limone Cup Memorial Nando Martellini.

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