Monte Pizzoccolo, montagna panoramiche come poche altre. Facili e frequentati sentieri segnalati da un versante; aspri pendii rocciosi e impervi canaloni dall’altro. Su quest’ultimo versante, quello orientale, tre amici hanno tracciato un nuovo itinerario di salita che copre un dislivello di oltre 1000 metri e presenta tratti di arrampicata impegnativa su rocce ed erba; i punti più esposti e più pericolosi sono stati attrezzati con cavi metallici.Lo splendido lavoro è stato fatto da Italo Bazzani di Roè Volciano, accademico del Club Alpino e da Narciso e Giambattista Usardi di Gaino. I tre hanno lavorato alacremente per vari mesi; hanno addirittura segnalato il percorso con ometti e bolli rossi e gialli. L’itinerario è ora percorribile, in circa 4 o 5 ore, da parte di alpinisti ed escursionisti esperti. È lo stesso Italo Bazzani che descrive l’itinerario: «Da Gaino di Toscolano si entra in Val delle Camerate e poi in Val Archesane da dove si raggiunge località Persegno e località Colosina dove si può parcheggiare. Si prende l’ampio sentiero — continua Bazzani — che sale diritto e ripido, senza possibilità di sbagliare per circa 20 minuti, si devia poi a sinistra. Seguendo un sentiero molto ben pulito si giunge sullo spigolo sopra un gendarme denominato Pola a quota 760. Si prosegue poi seguendo i bolli rossi che si intervallano ora sulla roccia ora sulle piante, fino ad un piccolo ripiano di roccia dove infisso c’è un bastone con un pezzo di stoffa che fa da bandiera, a quota 860. Sempre diritti senza difficoltà fino a quota 1150. Poi alcuni piccoli tratti necessitano di attenzione per le rocce friabili e ricoperte di erba. Due tratti attrezzati con corda.Si arriva ora ad un gendarme, lo si aggira a sinistra seguendo una piccola cengia erbosa (cavo di acciaio per circa 30 metri). Di li a poco si arriva ad una specie di anticima del Pizzocolo, che potrebbe essere chiamata cima di Persegno dato che la si può raggiungere dal canalone nord appunto di Persegno, l’altezza è di 1410 metri. Panorama straordinario. Si segue ora la cresta che poco dopo finisce contro una parete di roccia liscia, la si aggira allora sulla destra scendendo per circa 60 metri, entrando nella parte terminale del canalone nord di Persegno,(corda fissa). Salito in cima al canalone seguendo i segnali e deviando sempre verso destra, si superano i piccoli salti di roccia. Un traverso con corda metallica porta ad un larice, da qui un po’ diritti poi a destra si entra nella parte erbosa che porta direttamente in vetta a godere lo spettacolo del lago sotto di noi» conclude Bazzani. Attrezzatura consigliata per chi vuole ripetere il sentiero «dei tre Amici»: casco, imbracatura, moschettoni, corda.