mercoledì, Maggio 1, 2024
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Ieri mattina il taglio del nastro al «Cerebotani» che ora ha tutti gli studenti in un’unica sede. Tre laboratori e sei aule nella nuova ala: costo di 1,15 milioni

L’Itis raddoppia lo spazio

Non conosce certo la crisi il «Cerebotani» lo storico istituto tecnico industriale di Lonato che ieri ha scritto un’altra pagina del suo libro d’oro. Raddoppia, infatti, la propria sede perché aumentano gli iscritti, il cui numero sfiora quest’anno gli 800 studenti.Ieri è stata inaugurata la nuova, grande ala in aggiunta allo stabile esistente di via Galilei che si sviluppa su tre piani, costata 1 milione e 150 mila euro finanziati dalla Provincia. Un altro tassello che va ad aggiungersi a tutti gli altri perché, come ha sottolineato il presidente provinciale Alberto Cavalli, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione, «rappresenta un’importante e necessaria opera in quanto nell’istituto di Lonato esistono numerosi indirizzi di studio quali le telecomunicazioni, l’informatica, in un’area che ha principalmente vocazione turistica ed agricola».Cavalli ha ricordato in particolare l’altro istituto lonatese, il «Dandolo» ad indirizzo agricolo, di recente ristrutturato ed ampliato. «Due scuole – ha ripreso il presidente della Provincia – che sono rivolte alle attività economiche del settore industriale e che, insieme, danno la realtà di Lonato quale punto di riferimento». Attualmente sono 40mila gli studenti bresciani che siedono sui banchi degli istituti superiori ed è per questo, diceva ancora Cavalli, che negli ultimi cinque anni la Provincia ha dovuto staccare parecchi assegni per un importo complessivo di 100 milioni di euro per costruire o ristrutturare edifici scolastici.Ma crescono anche gli indirizzi di studio ai quali il pianeta studentesco sembra guardare con sempre maggior convinzione. Al taglio del nastro erano presenti anche il dirigente provinciale scolastico Giuseppe Colosio, l’assessore alla pubblica istruzione della Provincia Francesco Mazzoli, quindi i sindaci di Lonato Mario Bocchio e di Desenzano Fiorenzo Pienazza, il preside del «Cerebotani» Giorgio Pastori con l’ex preside Vincenzo Lacquaniti che per molti anni l’ha guidato in più ruoli. Folta anche la rappresentanza di artigiani ed industriali della zona e di autorità militari e civili. La benedizione della nuova ala è stata impartita dal parroco don Gianni Guandalini.La scuola di via Galilei raccoglie 767 studenti suddivisi negli indirizzi di meccanica, informatica, elettronica e delle telecomunicazioni. Vi sono inoltre un liceo scientifico tecnologico e dei corsi sperimentali di qualifica triennale per operatore meccanico ed operatore elettrico-elettronico. Il progetto di ampliamento ha portato alla costruzione di un nuovo edificio realizzato ad est di quello attuale, sull’area che precedentemente era occupata dalla casa del custode. Lo stabile, si diceva, si sviluppa su tre piani ed ospita tre laboratori al pian terreno e sei aule ai piani superiori.Questo ampliamento consentirà di unificare tutte le classi nell’unica sede di via Galilei, abbandonando così la succursale utilizzata finora. Quanto al fatto che l’Itis non conosce crisi è confermato dal dato che nel 2006 si è registrato un incremento di iscrizioni del 20 per cento circa e che alla recente Fiera agricola di S. Antonio abate lo stand della scuola è stato letteralmente assediato da centinaia di ragazzi e dai loro genitori che hanno chiesto numerose informazioni.Se dovessero presentarsi per iscriversi tutte le centinaia di visitatori di pochi giorni fa, la nuova ala dell’edificio non basterebbe già più per contenerle. Infine, nell’istituto lavorano quasi 100 docenti e 32 dipendenti tra amministrativi e bidelli.

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