Intitolare il futuro parco pubblico a Camillo Albertini. È questo il desiderio della nipote Annamaria Pancaldi dopo la decisione della «Fondazione Don Gnocchi» di ristrutturare l’ottocentesca villa e di cedere al Comune il terreno di ben 50.000 metri quadrati situato a lato della villa. Terreno che, appunto, l’Amministrazione comunale di Pozzolengo si propone di trasformare in un grande parco pubblico che funga da collegamento fra il centro storico ed il castello. L’operazione è frutto del lascito che la signora Isora Pancaldi, vedova del tenente colonnello Camillo Albertini, aveva destinato alla sua morte alla fondazione Don Gnocchi. La vedova decise per testamento che villa e terreno andassero alla fondazione che doveva utilizzarla per i propri fini istituzionali. Ma dal 1981, anno della sua morte, non era più accaduto nulla né, come qualcuno aveva sostenuto, c’erano state contestazioni dell’eredità né tantomeno impugnazioni. «Nessuno dei parenti ha mai proposto opposizione al lascito», precisano gli eredi. Il vasto immobile, situato proprio in centro storico, vicinissimo al municipio, è rimasto vuoto e abbandonato per decenni. La svolta è arrivata lo scorso anno con l’accordo fra Comune e Fondazione siglato in municipio lo scorso dicembre fra il sindaco Paolo Bellini e monsignor Andrea Bazzari, presidente della Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi. L’intesa prevede la ristrutturazione della villa dove verrà ricavata una Casa di sollievo per 27 disabili; progetto che ha ottenuto il via libera della Soprintendenza – con il recupero anche degli affreschi – e del Comune. Il progetto – come abbiamo già scritto in passato – prevede anche il recupero degli edifici situati sulla destra dell’ingresso, dati in comodato gratuito per cinquant’anni al Comune che li utilizzerà per collocarvi la sede della Biblioteca ed una sala civica per riunioni e incontri. Parte dell’area del cortile adiacente al cancello d’ingresso, per una superficie di circa 2.400 metri quadrati, è stata invece ceduta al Comune che vi realizzerà una piazza pedonale con giardino. La convenzione, firmata il 15 dicembre 2004, è diventata operativa; la concessione urbanistica per i lavori è già stata rilasciata e le opere dovrebbero iniziare al più presto ed essere ultimate, secondo le previsioni, entro due anni. Dell’intesa fa parte anche la cessione, per poco più di 500.000 euro al Comune, di cinque ettari di terreno compresi fra Villa Albertini, il castello e il nuovo centro sportivo. Sono già stati destinati a diventare un grande parco pubblico, escludendo una striscia di terreno verso il centro sportivo dove si intende creare un parcheggio. E proprio da questa iniziativa nasce il desiderio dei parenti del tenente colonnello Camillo Albertini, grande invalido della Prima guerra mondiale decorato al valor militare, di ricordarne la memoria intitolandogli il parco.
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La richiesta degli eredi dopo la decisione di ristrutturare l’omonima villa