Riequilibrare un inspiegabile diversità di normativa nei confronti delle associazioni sportive operanti sul Garda tra la sponda veronese del Benaco e quella bresciana.E’ l’intento dichiarato di un ordine del giorno presentato dall’onorevole Maria Ida Germontani (deputato allla Camera di Montecitorio nelle fila di Alleanza Nazionale), in occasione della discussione intorno alla Legge Finanziaria.L’ ordine del giorno dell’on. Germontani è volto a rideterminare, per le associazioni sportive velistiche affiliate alla Federazione nazionale, le concessioni demaniali marittime.L’onorevole Maria Ida Germontani ha accolto le richieste avanzate dalle associazioni, che lamentavano un’assurda disparità di trattamento in merito all’applicazione dei canoni demaniali: ai gruppi sportivi sono infatti concesse delle agevolazioni per le concessioni, ma solo per quelli che sono situati in regioni «bagnate dal mare». Ecco perché i gruppi veronesi, potendo contare sul mare Adriatico, versano un canone pari al 10% della tariffa, mentre ai gruppi della Lombardia, regione che non è bagnata da alcun mare, tocca pagare il 50%. Una disparità evidente, anche in considerazione del fatto che le associazioni che hanno come «base» il Lago di Garda, bresciane e veronesi, sono assai vicine, ad una distanza di pochi chilometri, ma non possono godere delle medesime agevolazioni. L’ordine del giorno presentato dall’onorevole Maria Ida Germontani è stato accolto dal Governo Prodi, che si è impegnato, quando si tratterà di rideterminare i canoni per le concessioni, a prevedere una disciplina omogenea per quanto riguarda i gruppi sportivi.