Addio Apt, benvenuta Garda Trentino Vacanza, parola a cui dovremo abituarci in tempi veloci. Dopo mesi di faticoso lavoro sotterraneo (dove il primo punto fermo è stato quello di «sposare» la formula della società per azioni, accantonando l’altra ipotesi possibile, l’assetto cooperativistico), lo scioglimento dell’Azienda di Promozione Turistica, interamente pubblica, e la nascita di un nuovo soggetto a forte caratterizzazione privatistica avranno il primo atto concreto – il battesimo sul Garda Trentino (ricordiamoci che la riforma è però provinciale) – entro la prossima metà di ottobre.E’ questo il termine che si sono dati i «traghettatori», vale a dire quattro soggetti privati (Unione Commercio, Associazione Albergatori, Palacongressi di Riva e Amsa di Arco), per costituire davanti al notaio la Garda Trentino Vacanza, società per azioni che subentrerà ufficialmente all’Apt a partire dal prossimo gennaio. I «traghettatori» sono stati individuati dai Comuni di riferimento del nuovo ente: vale a dire Riva, Arco, Nago-Torbole, Tenno, Dro e Drena, i cui assessori al turismo hanno dedicato fiumi di riunioni alla problematica. Essendo organismi già istituzionalmente agili – con consigli direttivi che al contrario degli enti pubblici, più macchinosi, oggi decidono e domani fanno – i «traghettatori», potranno gestire il passaggio di consegne dell’Apt e attendere con calma l’allargamento progressivo di Garda Trentino Vacanza, che ad operazione ultimata sarà composta circa al 60 per cento da azionisti privati (i già citati enti, più altri ancora, più eventuali operatori singoli: la sottoscrizione di azioni è libera) e per il rimanente 40 per cento dalle stesse amministrazioni comunali (in quote proporzionali alle presenze turistiche, ma addolcite per dare più rappresentatività ai «piccoli»).A Riva l’entrata del Comune nella Garda Trentino Vacanza, curata dall’assessore Tanas, sarà l’argomento numero uno del primo consiglio comunale di novembre (ottobre sarà assorbito dalle elezioni provinciali) e tempi analoghi avranno le altre amministrazioni comunali. In pratica per i consigli si tratterà di ratificare dei «patti parasociali» già lungamente discussi in fase di elaborazione del progetto di trasformazione dell’Apt. Qualche problema – politico – potrebbe sorgere ad Arco, dove lo statuto impone, per l’adesione ad una società mista, una maggioranza qualificata (due/terzi) dei consiglieri.Quando tutti i protagonisti di Garda Trentino Vacanza saranno insediati, i «traghettatori», ovviamente, lasceranno il posto ad un consiglio di amministrazione nominato dall’assemblea di tutti i soci. Ed è probabile che – per dare da subito un’impronta manageriale al nuovo ente di promozione turistica – venga nominato un amministratore delegato, un vero tecnico della promozione e della commercializzazione.La commercializzazione, in effetti – dopo che sarà risolto il problema delle strutture (le tre sedi dell’Apt di Riva, Arco e Torbole oggi sono affittate dai Comuni, si dovranno rivedere i contratti) e dei dipendenti (circa una trentina: la legge prevede che possano optare per rimanere nell’orbita pubblica, ma tutti si augurano che si facciano assumere da Garda Trentino Vacanza) – è l’autentica scommessa della riforma. Se l’ Apt fino ad oggi ha fatto la sua parte egregiamente sul fronte promozionale, il «quid» in più che dovrebbe portare la Gtv al turismo del Garda trentino è appunto il collegamento immediato e proficuo tra propaganda e vendita del prodotto.
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Dopo una lunga gestazione prende forma la privatizzazione (parziale) dell'Apt e la riforma della promozione turistica. Unione, Associazione Albergatori, Palacongressi e Amsa dal notaio