domenica, Gennaio 19, 2025
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Il garbuglio delle statistiche

QUANDO I CONTI NON TORNANO

Numeri, cifre, statistiche. A decine per inquadrare, solo con i dati e senza commenti, il movimento turistico della provincia di Verona. Un librone di una novantina di pagine per vivisezionare e incrociare le presenze straniere e italiane sulla Riviera degli Olivi. Lo studio si riferisce al 2002, ma con tavole comparative che risalgono indietro nel tempo fino al 1995. Una marea di dati che fotografano i flussi turistici e si prestano ad analisi. Tutto perfetto se non fosse per alcune involontarie sviste. Somme sballate che, se non cambiano nell’insieme l’impianto statistico (difetti ed eccessi alla fine si compensano), fanno decisamente sorridere. Prendiamo ad esempio il Comune di Peschiera, forte di 48 alberghi, otto villaggi turistici e 14 residence, per un totale di 11.122 posti letto: terzo paese come numero di posti letto alla spalle di Lazise (21.961) e Bardolino (15.272). Ebbene, nel centro arilicense, secondo i dati elaborati dagli uffici turistici della Provincia, risulta che nel 2002 hanno alloggiato negli esercizi extralberghieri 783 danesi per una presenza di 85.943 giornate. Vorrebbe dire che ogni danese è rimasto in ferie sul Garda la bellezza di 110 giorni. Davvero strano. Soprattutto quando in generale la media soggiorno è di due-tre giorni. Non solo quindi una vacanza lunga, ma anche onerosa, considerati i prezzi che girano sul Benàco. Sempre la tabella di Peschiera si segnala per l’anomalia concernente i dati sui francesi: 1.636 arrivi negli esercizi extralberghieri e 3.477 negli alberghi. In pratica, 5.113 arrivi che, nella scheda generale, si riducono però a 513 (evidente l’errore di trascrizione). Lo strano di tutti questi numeri è che alla fine, i conti, nella scheda generale delle presenze e degli arrivi, tornano: identici a quelli finali delle tabelle dei servizi alberghieri ed extralberghieri. Già, perché dall’analisi generale degli arrivi i danesi crescono a 7.414, i francesi calano a 513 e via discorrendo. Tutto a posto, se non per le singole percentuali, decisamente sballate, con i francesci che rispetto al 2001 crollano a -91,4 per cento negli arrivi e -50,2 nelle presenze. Errori di questo genere si riscontrano anche nelle tavole dei Comuni di Bardolino, Garda, Lazise e Malcesine. Ma poi, sempre per magia, si annullano fino a collimare nella cifra finale. Ma l’ufficio turistico della Provincia una risposta ce l’ha: «In effetti gli errori esistono», ammette. «Si tratta però di sbagli dovuti alla pura trascrizione di numeri da una casella all’altra, all’interno di tabelle specifiche e non generali, che invece determinano i dati sui quali si analizza nel complesso i flussi turistici. Del resto, qualche epercentuale sballata con tutti questi numeri può capitare». E poi dicono che la matematica non è un’opinione.

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