In origine si chiamava Cantalago poi, nel 2000, la decisione di cambiare marchio e passare al più ridondante Festival del Garda. Un modo per legare in maniera ancora più pregnante la manifestazione al suo territorio identificando il tour canoro alla regione naturale del Benàco. Alla base la voglia di far crescere parallelamente la competizione tra voci nuove e la promozione dei centri del più grande lago d’Italia. Una manifestazione che, anno dopo anno, è riuscita a raggruppare nuovi paesi e ad avere l’appoggio degli enti istituzionali che ricadono nelle specifiche realtà territoriali. E tra i vanti della kermesse c’è quello di avere il patrocinio, non solo di facciata, delle due Regioni (Veneto e Lombardia) e della Provincia di Trento che hanno giurisprudenza sul bacino del Garda. Da sempre invece tra le colonne che sorreggono la manifestazione gli assessorati al turismo della Provincia di Verona e Brescia, che per primi hanno intuito l’importanza di un veicolo promozionale come il Festival del Garda. A loro quest’anno si è aggiunta la Camera di commercio di Verona. Scelta ripagata dalla continuità nel tempo dell’iniziativa in un panorama interregionale che purtroppo vede spesso sfiorire nel giro di poche edizioni eventi importanti con budget pur sontuosi. Non è il caso del tour ideato dall’associazione Benacus che proprio a Toscolano Maderno festeggia la serata numero 121. Traguardo importante per un concorso che celebrò nel 1996 la prima finale a Bardolino (successo di Mirko Croce di Verona). Seguì quella di Peschiera (primo posto per Nicoletta Perini di Cavaion), Torri del Benaco (Elisa Antonelli di Illasi) e Desenzano con la finalissima condotta da Simona Ventura e Franco Oppini (vittoria di Cristian Pighi di Affi). Nel 2000 a Limone alla gara per interpreti, successo della bresciana Elena Tavernini, si affiancò quella per inediti con vittoria di Gilberto Lamacchi di Villafranca. L’anno successivo a Riva del Garda toccò alla bolognese Claudia Zamparelli conquistare il «Lago d’oro» mentre Linda Ongarelli di Pescantina sbaragliò la concorrenza tra gli inediti con Sabbia tra le dita , canzone scritta da papà Arturo. Nell’estate del 2002 bis tutto lombardo con due giovanissime bresciane di soli 14 anni: Elena Scappini (interpreti) e Greta Cominelli (inediti).
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La storia, i numeri e l’albo d’oro