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Assicura l'assessore Berasi dopo l'accordo col comitato Giacomo Cis. Due sentieri sterrati: pedonale e ciclabile

RINASCE DOPO 150 ANNI. Ponale aperta a giugno

La Via del Ponale, il vecchio collegamento dimesso per la Valle di Ledro, sarà riaperta ufficialmente in tarda primavera 2003. I lavori per la trasformazione dell’attuale sede stradale da “strada” a sentiero, avranno inizio tra non molto a cura del Servizio Viabilità della Provincia d’intesa con il Servizio Ripristino Ambientale. Parola di Iva Berasi, che aggiunge così un’altra battaglia vinta.La gestione ed il monitoraggio andranno al Comitato Giacomo Cis. Da una riunione tenutasi a Trento l’assessore Berasi, il presidente del comitato Cis Fabrizio Di Stasio, l’ing. Raffaele De Col del Servizio Viabilità, il dott. Vincenzo Coppola, responsabile tecnico del Ripristino Ambientale e Donato Riccadonna, segretario del comitato, l’intesa finale sulla spinosa questione della riapertura della vecchia Ponale è stata finalmente raggiunta. “E’ stato trovato l’accordo su come intervenire – ci ha dichiarato Iva Berasi – con il Servizio Ripristino che metterà a disposizione uomini e mezzi per i lavori. Si tratta di realizzare un sentiero “doppio”, fondo sterrato sul quale potranno transitare le mountain bike e fondo verde ad uso pedonale, al fine di non intralciarsi l’un l’altro durante il transito. Non sarà affatto una pista ciclabile, perché l’asfalto sarà tolto del tutto. Se lasciato lascerebbe tratti impermeabili allo scorrimento dell’acqua, mentre il terreno, invece, dovrà assorbire le precipitazioni atmosferiche. Questo significa “rinaturalizzare” il sentiero, lasciando la natura libera di riappropriarsi di ciò che è suo e l’uomo di beneficiare di un passaggio al suo interno”. Come si procederà? “De Col e Coppola hanno già programmato una visita in loco – aggiunge la Berasi – per monitorare il da farsi. In seguito si invieranno uomini e mezzi, in accordo con i due comuni di Riva e Molina, e crediamo che per la tarda primavera del 2003 la Ponale potrà essere fruibile quale sentiero”. I due Comuni sono d’accordo? “Riva non ha problemi, per Molina il primo cittadino manifesta qualche tentennamento”. Del genere? “Ho detto chiaramente a Brighenti (il sindaco di Molina, ndr) che con il suo atteggiamento da “Ponzio Pilato” non si percorre molta strada assieme. La Ponale serve anche alla Valle di Ledro, non solo a Riva ed alle mountain bike, ma Brighenti pare lavarsene le mani lasciando tutto in carico a Riva. Vedremo, in ogni modo non è un ostacolo perché la Ponale è un bene di tutti”. Decisa come sempre l’assessore Berasi, vede la luce in fondo al tunnel. Il Comitato Giacomo Cis scriverà ai due comuni comunicando piena disponibilità ad assumersi il ruolo di “monitoraggio” del sentiero, provvedendo di persona in caso di spostamento di qualche sasso o cespuglio, ma dicendo chiaramente che non è in grado di assumersi la manutenzione. Questa è una cosa che l’assessore Berasi ha ben capito, perché…”uomini e mezzi ci sono, non è un problema. Ci rendiamo conto che il Comitato non potrà assumersi l’onere della manutenzione, e l’incontro ha chiarito cosa il Comitato doveva gestire in accordo con i Comuni e la Provincia. State tranquilli che per l’anno prossimo la Ponale tornerà ad essere patrimonio fruibile di tutti. Una cosa, se si vuole, si fa”. Una buona notizia, una realtà cercata a suon di firme, petizioni, questionari, manifestazioni pubbliche come la lumaca bike messe in campo da un gruppo di volontari che si è opposto strenuamente all’eutanasia di un bene pubblico che non doveva assolutamente morire.

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