martedì, Dicembre 5, 2023
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Ripristino ambientale del Sarca

E’ in dirit­tura d’ar­ri­vo l’at­te­so ripristi­no ambi­en­tale del­l’alveo del Sar­ca, da Ceni­ga alla foce del Lin­fano. Il prog­et­to ver­rà pre­sen­ta­to alla popo­lazione arcense giovedì sera, alle 20.30, pres­so Palaz­zo Pan­ni. Inter­ver­ran­no l’asses­sore Fab­rizio Miori, che è sta­to l’artefice del ritorno del fiume alle orig­i­ni, ed i respon­s­abili dei vari servizi provin­ciali (in prim­is quel­li fau­nis­ti­co e di ripristi­no ambi­en­tale), che mate­rial­mente han­no stu­di­a­to le varie fasi del­l’in­ter­ven­to e ne cur­eran­no la real­iz­zazione. Rela­tori saran­no gli esper­ti Loren­zo Bet­ti e Giu­liano Tren­ti­ni. Tra i pun­ti salien­ti del com­p­lesso pro­gram­ma di sis­temazione del Sar­ca, spic­ca il rin­no­vo del­la «scala di mon­ta» per la tro­ta lacus­tre, che da decen­ni è imprat­i­ca­bile. La risali­ta del fiume da parte dei pesci è impedi­ta dalle tre briglie arti­fi­ciali in cemen­to, trasver­sali al fiume, una alla cen­trale Enel di Tor­bole, l’al­tra all’al­tez­za del­la tor­ti­coltura Man­del­li del Lin­fano e l’ul­ti­ma a nord di Pra­bi. Sono osta­coli insor­montabili per l’or­mai raro e pre­gia­to pesce di lago, che un tem­po risali­va il Sar­ca per la depo­sizione delle uova. Torner­an­no a far­lo, per la gioia dei pesca­tori ma soprat­tut­to per il bene del­l’e­co­sis­tema flu­viale, gra­zie alla pre­dis­po­sizione di una serie di vasche col­lo­cate a vari liv­el­li in cor­rispon­den­za delle briglie. Si provved­erà poi a ricreare l’an­ti­co habi­tat nat­u­rale del Sar­ca, ide­ale per la fecon­dazione delle trote. Da Lin­fano a Ceni­ga in diverse zona ricom­par­i­ran­no quin­di i can­net­ti ed altri arbusti acquati­ci, e sarà sis­tem­ato il fon­dale. Ne benefi­cer­an­no pesci, ma anche altre specie ani­mali, tra cui gli uccel­li palus­tri, com­pre­si i sem­pre meno fre­quen­ti migra­tori. Lo stu­dio pre­lim­inare del­la Provin­cia ritiene oppor­tuno allargare il let­to del fiume dalle par­ti di Pra­to Saiano per ren­der­lo più adegua­to alla situ­azione del pas­sato. Il piano di ripristi­no ambi­en­tale del Sar­ca, con i vari inter­ven­ti pro­gram­mati, creerà un inter­es­sante par­co flu­viale che cos­ti­tuirà un richi­amo tur­is­ti­co ed un abbel­li­men­to per Arco. L’u­ni­ca lacu­na, purtrop­po insu­per­abile, sarà la scarsa por­ta­ta a causa del­lo sfrut­ta­men­to idroelet­tri­co. Recen­te­mente si è avu­to un mod­es­tis­si­mo aumen­to, ma rimar­rà un ricor­do d’archiv­io la visione di un Sar­ca con l’alveo sem­pre ricol­mo d’ac­qua.

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