Riso, festa e preghiera alla Bastìa

Torna la sagra della Bastìa, la festa dedicata all’antico santuario romanico, ancora oggi luogo di meditazione in fondo alla via omonima. L’appuntamento rinnova la tradizione che porta, nella terza domenica di quaresima, i fedeli in pellegrinaggio al piccolo edificio di culto eretto nel 1400 e intitolato alla Madonna e ai santi Simeone e Giuda. La Bastìa di solito immersa nel silenzio protetto dagli ippocastani, si anima in occasione della sagra che mescola sacro e profano, suoni del luna park e rintocchi di campane, ma resta sostanzialmente una festa religiosa. Per gli appuntamenti con il divertimento, domani alle 16 si apre il luna park sul Pra’ del Piganzo, e alle 20.45 sul palcoscenico dell’aula magna dell’Istituto tecnico Bolisani, la Compagnia teatrale degli insegnanti veronesi di Boscochiesanuova «Gli insoliti noti» presenta il thriller brillante in due atti di Donato De Silvestri «Quell’estivo delitto d’autunno», per la regia di Vincenzo Rose . Per quanto riguarda il programma sacro saranno i rintocchi della campana (anticamente tradotti in sillabe e parole dalla popolazione, «Ti ni pa pa ti ni pon… a ti le pene a mi el capon» ) a chiamare a raccolta i fedeli per la messa animata dalla Cappella musicale Santo Stefano, domenica alle 11, e per le funzioni religiose alle 15 e per la messa vespertina alle 17 . In prossimità del santuario, l’Aido distribuisce fiori e raccoglie offerte. Negli esercizi pubblici si può degustare il piatto tipico locale, il risotto all’isolana.