lunedì, Ottobre 2, 2023
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Rivoluzione edilizia per Prada

Venezia dà il via lib­era al piano di riqual­i­fi­cazione urban­is­ti­ca e ambi­en­tale pre­vis­to per Pra­da. Con una delib­era recente, dal­la lagu­na arri­va il dis­co verde a un Piru dal­l’iter tor­men­ta­to che, nelle inten­zioni del­l’am­min­is­trazione comu­nale gui­da­ta dal sin­da­co Gia­co­mo Simonel­li, dovrebbe rius­cire a «Con­trastare la ten­den­za all’ab­ban­dono del­la nos­tra mon­tagna, e a ren­dere vivi­bile per tut­to l’an­no un’area che oggi, purtrop­po, dev’essere con­sid­er­a­ta depres­sa, vis­to il calo di res­i­den­ti, la ten­den­za alla chiusura delle attiv­ità com­mer­ciali, la pro­gres­si­va riduzione dei peri­o­di di per­ma­nen­za dei turisti».A dare l’an­nun­cio dell’ approvazione ai sen­si del­l’ar­ti­co­lo 45 del­la legge regionale 61/ 1985 è l’asses­sore ai lavori pub­bli­ci, Davide Benedet­ti. La for­mu­la, al di là del buro­cratese, sig­nifi­ca in prat­i­ca che la ha approva­to il Piru con delle pre­scrizioni d’uf­fi­cio da appli­care diret­ta­mente da parte del­la ammin­is­trazione, ma che con­sen­ti­ran­no di non dover riportare all’e­same del con­siglio comu­nale il tut­to, spigano in Comune.Insomma, un «buon suc­ces­so» sec­on­do Benedet­ti, dato che «le pre­scrizioni del­la delib­era, oltre una quindic­i­na, non sono sostanziali ma sono rel­a­tive ad aspet­ti piut­tosto mar­gin­ali del­l’in­tero piano di riqual­i­fi­cazione». Riguardano ad esem­pio mod­i­fiche al sed­ime del­la nuo­va , all’u­so di mate­ri­ali eco­com­pat­i­bili, le cop­er­ture dei nuovi edi­fi­ci da real­iz­zare, il man­ten­i­men­to a verde di spazi liberi non occu­pati da strade ed altro ancora.In prat­i­ca dopo un iter che ave­va vis­to una con­trap­po­sizione frontale con le mino­ranze con­sil­iari e che ave­va comunque por­ta­to la mag­gio­ran­za a riti­rare lo stru­men­to urban­is­ti­co una vol­ta approva­to e già in parten­za per Venezia per mod­i­fi­carne alcu­ni aspet­ti, ora pare davvero che si sia imboc­ca­to il trat­to finale del­la stra­da che dovrebbe portare a Pra­da un bor­go res­i­den­ziale con servizi annes­si, oltre che opere pub­bliche sparse sul ter­ri­to­rio comu­nale. «L’in­ter­ven­to com­p­lessi­vo», spie­ga l’asses­sore Benedet­ti, «ammon­ta per la Pra­da srl a una spe­sa di oltre cinque mil­ioni e mez­zo di euro, con ricavi pre­visti per oltre sei mil­ioni e set­te­cen­to mila euro. È pre­vista la costruzione di un cen­tro, che attual­mente man­ca a Pra­da, con inse­di­a­men­ti res­i­den­ziali sud­di­visi in cinque con­trade denom­i­nate rispet­ti­va­mente dei Ginepri, dei Castag­ni, delle Betulle, dei Fag­gi e Bor­go Anti­co. La cubatu­ra pre­vista per questi inse­di­a­men­ti è di 9.488 metri cubi, che pos­sono equiv­alere grosso­mo­do a una ses­san­ti­na di appar­ta­men­ti da 55 metri quadri cias­cuno. Oltre a ques­ta cubatu­ra, altri 2.138 metri cubi sono pre­visti per vol­ume non res­i­den­ziale, cioè bar, negozi o attiv­ità com­mer­ciali varie. In tut­to quin­di 11.626 metri cubi, a fronte dei 16. 462 pre­visti in un pri­mo momen­to». Ma la riduzione del­la cubatu­ra com­p­lessi­va non è l’u­ni­ca mod­i­fi­ca di rilie­vo appor­ta­ta al prog­et­to e ora approva­ta anche a Venezia. «Non sarà costru­ito l’au­di­to­ri­um comu­nale inizial­mente pre­vis­to», spie­gano in munici­pio, «e che mag­a­ri potrà essere pro­pos­to negli anni a venire. Ma, soprat­tut­to, ven­gono costru­iti parcheg­gi a Castel­let­to e la riqual­i­fi­cazione di local­ità Bor­go, oltre alla des­ti­nazione di 17,335 metri quadri di super­fi­cie per cos­ti­tuire il par­co di Pra­da a tutela del­l’in­tera area». Già, per­ché, già con il piano rego­la­tore del 1998, l’am­min­is­trazione comu­nale era in deb­ito di aree di verde attrez­za­to per una super­fi­cie di 14.675 metri quadri.Il par­co di Pra­da ridur­rebbe il deb­ito a 4.520 metri quadri. «Fac­ciamo un bel pas­so avan­ti», dice Benedet­ti. Dal Piru l’am­min­is­trazione incasserà opere pub­bliche per un val­ore di un mil­ione e 230 mila euro. Nel det­taglio: un parcheg­gio a Pra­da a sup­por­to del­la funi­via, un parcheg­gio a Castel­let­to, local­ità Sapel, la riqual­i­fi­cazione del­la local­ità Poz­zo e la pro­pri­età del­la pic­co­la chiesa di Pra­da, oltre alla super­fi­cie per il par­co. «Spe­ri­amo», dice il sin­da­co, «che queste opere con­tribuis­cano a riv­i­tal­iz­zare la frazione di mon­tagna per­ché negli ulti­mi tem­pi si è assis­ti­to a un impov­er­i­men­to pro­gres­si­vo. Ha appe­na chiu­so un altro negozio. È impens­abile che i res­i­den­ti si fer­mi­no se man­cano i servizi o che i tur­isti vengano se il bor­go non è autonomo».«I rischi di questo inves­ti­men­to», pros­egue Simonel­li, «sono a cari­co del­la Pra­da srl. Tutte le opere a favore del ter­ri­to­rio devono essere le prime ad essere real­iz­zate e solo dopo il pri­va­to otter­rà le con­ces­sioni edilizie». E vis­to che l’ap­provazione del­la delib­era del­la giun­ta vene­ta è sta­ta già pub­bli­ca­ta sul Bur, i rap­p­re­sen­tan­ti del­la Pra­da srl dovran­no andare in munici­pio a fir­mare i doc­u­men­ti. Nei prossi­mi mesi le opere pub­bliche e il pri­mo stral­cio del vil­lag­gio res­i­den­ziale in mon­tagna potreb­bero par­tire.

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