venerdì, Febbraio 14, 2025
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Pochi mesi fa l’accordo: all’amministrazione di Garda la sommità e l’area archeologica, il resto a un privato. Tutto pare sfumato

Salesiani irritati col Comune«Venderemo ad altri la Rocca»

I Salesiani dell’Istituto Tusini di Bardolino «ne hanno piene le tasche» di aspettare che il sindaco di Garda, Davide Bendinelli si decida ad acquistare la Rocca. E dalle parole intendono passare ai fatti, vendendo la storica collina a un privato. Il sindaco di Garda, a fine maggio, aveva dichiarato: «Abbiamo trovato l’accordo pieno su tutto: presto verrà formalizzata l’intesa col direttore dell’istituto salesiano, don Romano Bettin. Garda così potrà acquistare l’area intorno alla sommità della Rocca, sede di ritrovamenti archeologici. Al coltivatore privato, invece rimarranno i terreni del pianoro sommitale, che potrà utilizzare esclusivamente per la piantumazione di ulivi. Così la Rocca resterà accessibile a tutti, con prati curati e non incolti come ora e si potrà procedere col progetto del parco archeologico».Parole che avevano dato per fatto il passaggio di proprietà. Ma la formalizzazione dell’atto non c’è stata. Don Romano Bettin spiega: «Noi Salesiani vogliamo liberarci della Rocca, perchè è una responsabilità per la sicurezza che non vogliamo più. Dopo anni di trattative col Comune, non siamo ancora a una conclusione. Il 30 maggio sembrava si fosse sbloccata la situazione, quando nell’incontro con Bendinelli, era stata raggiunta un’intesa, con cui il pianoro della Rocca veniva lasciato in affitto al privato per la coltivazione dell’ulivo e l’area interessata da scavi archeologici donata invece dai Salesiani al Comune. L’agricoltore si impegnava a mantenere le aree boschive e non venivano poste recinzioni alle zone affittate per lasciare libera circolazione a tutti».«Ci siamo lasciati», continua don Romano, incredulo, «cordialmente e con soddisfazione di tutti. Due giorni dopo mi arrivano una telefonata dal comune e il 15 giugno una raccomandata, in cui mi si comunica che l’accordo è sospeso, perchè il Comune vuole acquistare l’intera superficie della Rocca. Nella lettera mi si anticipa anche, che all’ordine del giorno del 28 giugno, il Consiglio avrebbe votato una delibera per l’acquisto della storica collina. Una comunicazione del tutto diversa da quanto concordato, tanto che era già stato stipulato un contratto d’affitto per 15 anni col coltivatore diretto, che in quanto tale ha anche prelazione di acquisto sulla vendita dei terreni. Privato che ci ha offerto il doppio di quanto pattuito col Comune e che si è reso disponibile a cedere l’area archeologica e mantenere i prati, ora incolti».«Io non riesco a capire», prosegue il direttore salesiano: «Quando si prendono impegni, vanno rispettati. Non avevamo sottoscritto nessun impegno formale che ci imponesse di vendere la Rocca al Comune, ma solo dato la nostra disponibilità con una lettera, in cui si diceva che eravamo intenzionati a vendergli la Rocca a 30 mila euro. Dal 1998 stiamo offrendo a Garda la possibilità di acquistarla: nel 2005 abbiamo messo nero su bianco la «disponibilità all’alienazione della Rocca, per 0,5 euro al metro quadrato per 63.765 metri a un valore scontato di 30 mila euro». «Stiamo aspettando», continua Bettin, «di formalizzare gli atti.Il Comune non ha dato seguito, così dopo 30 anni i Salesiani vogliono liberarsi di un peso di responsabilità della Rocca, dove si radunano gruppi di giovani, si ubriacano, fanno fuochi, si trovano siringhe, col pericolo che qualcuno cada dalla collina, «Abbiamo così deciso di affittare ad un coltivatore per 15 anni, con l’impegno di vendergli i terreni, qualora decidesse di acquistarli. Cosa dovevamo fare? Ora dopo che era stato siglato l’accordo, ci dicono che non è più valido: a questo non siamo obbligati a rendere conto al comune, siamo cittadini come tutti. Ci abbiamo messo la buona volontà, ora o il Comune ci da quello che offre il privato, o ci riteniamo liberi di vendere al miglior offerente».L’area archeologica resta a disposizione in donazione e i 30 mila euro che il Comune così risparmierebbe, potranno essere usati per la manutenzione boschiva. «Il privato ci paga il doppio del Comune e solo per la zona esterna all’area storica». I Salesiani mettono le carte in tavola, e la palla passa al Comune. Che rischia di veder sfumare l’opportunità di acquisire la Rocca, simbolo delle genti gardesane, su cui sono emersele tracce millenarie della loro storia.

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