sabato, Aprile 20, 2024
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Il sindaco Cipani chiede alle banche un mutuo di favore per disporre dei 270mila euro chiesti dal proprietario dello strumento. Il contrabbasso costruito da Gasparo Bertolotti nel 1590

Salò acquisterà il contrabbasso di Gasparo

Affare fatto. Il contrabbasso «Colonna», realizzato attorno nel 1590 dal maestro liutaio Gasparo Bertolotti, sarà acquistato dal Comune di Salò. La Giunta municipale ne ha già deliberato l’acquisto e in questi giorni sta sondando il terreno tra gli istituti bancari per spuntare le migliori condizioni sul mutuo che sarà necessario accendere per garantirsi la proprietà del prezioso strumento. Il sindaco Giampiero Cipani è convinto che un’operazione culturale di questa portata potrebbe avere una straordinaria valenza promozionale e fa ovviamente leva su questo per assicurarsi un sostegno finanziario che vada ben oltre le normali condizioni di prestito. Lo strumento, opera d’arte unica, uno dei pezzi più celebri usciti dalla bottega del Gasparo, costa 270mila euro, ma è un prezzo di favore concesso al Comune di Salò dall’attuale proprietario del contrabbasso, il maestro Leonardo Colonna, già primo contrabbassista dell’orchestra milanese della Scala e di grandi orchestre internazionali. Secondo gli esperti, il valore dello strumento battuto a un’asta londinese o in America si aggirerebbe infatti sui 350mila euro. Ma al maestro Colonna, evidentemente, più che il denaro sta a cuore il fatto che l’opera del Gasparo da Salò resti in Italia, tanto meglio se finisce addirittura nella patria del liutaio che lo ha realizzato. «Sappiamo – dice il sindaco – che in molti sono interessati all’acquisto. C’era il rischio concreto che il contrabbasso finisse in Corea o in Giappone. Per il Comune, che per definire l’acquisto si avvale tra l’altro del sostegno della Pro loco, era doveroso intervenire». Lo strumento sarà uno dei pezzi pregiati del futuro museo della città, che avrà un’ampia sezione dedicata a Gasparo e alla liuteria bresciana. I lavori di realizzazione del museo, nei locali dell’ex collegio civico, sono stati avviati proprio in questi giorni. «Questa operazione – spiega Cipani -, fatte le dovute proporzioni, si pone sulla falsa riga di quella attuata dal Comune di Cremona, che ha acquistato 14 violini Stradivari». E proprio la città di Cremona darà un significativo sostegno al progetto salodiano, ospitando lo strumento presso la propria «Civica raccolta dei violini» fino a quando non sarà pronto, tra due-tre anni, il museo di Salò. I dettagli dell’accordo sono stati perfezionati dai due sindaci nei giorni scorsi, in occasione del «derby del violino» promosso a Salò, durante il quale sono state messe a confronto le scuole di liuteria che si contendono la primogenitura dello strumento, da una parte quella salodiana del Gasparo, dall’altra quella cremonese di Stradivari. Il contrabbasso «Colonna» ha un’altezza totale di 1.795 millimetri. Il fondo è in due pezzi di legno da frutto, presumibilmente ciliegio selvatico di qualità superiore. La tavola armonica è quasi piana, in due pezzi anch’essa, in abete, ornata da doppio filetto, caratteristico della scuola bresciana. Ha un suono potente, duttile, molto profondo, adatto sia come sostegno orchestrale, sia per solista. Nel ’96 è stato usato a Tokio nello «Stradivarius Summit Concert», riservato a strumenti dello Stradivari, con l’unica eccezione proprio del contrabbasso di Gasparo, apprezzato in questi anni anche da direttori del calibro di Claudio Abbado, Riccardo Muti e dal maestro Stoll, primo contrabbasso dei Berliner Philarmoniker.

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