A fine mese, a Salò, verranno ricordati (con una esercitazione e un convegno) i cento anni del rovinoso terremoto che provocò gravi danni in tutta la riviera. L’epicentro fu individuato vicino a Caccavero, l’attuale Campoverde, frazione salodiana. L’intensità, tra il settimo e l’ottavo grado della scala Mercalli. Erano le 15.50 del 30 ottobre 1901. «Il movimento iniziale – scrisse Pio Bettoni, direttore dell’osservatorio meteorologico – fu indubbiamente sussultorio e durò da due a tre secondi. All’urto verticale succedette un terribile scuotimento ondulatorio. Caddero soffitti, cornicioni, fumaioli e croci dalle chiese, cupole di campanili e parte dei fabbricati di antica e difettosa costruzione. Nelle case si aprirono fenditure, quasi sempre verticali. Sulla spiaggia a lago, si abbassarono alcuni giardinetti e terrazzini. Il periodo sismico durò 102 giorni. 38 le scosse complessive». Ci fu un morto. Il Parlamento approvò una legge speciale per riparare i danni e costruire il nuovo lungolago. Domenica 28, in ricorrenza del centenario, si svolgerà una esercitazione di protezione civile. Alle 8 i volontari allestiranno un campo base alla Canottieri. Dalle 10 alle 12 verrà simulato un terremoto, con evacuazione di un palazzo. La popolazione dei vicoli del centro storico sarà portata in luoghi sicuri. Dal lago interverranno imbarcazioni per soccorrere chi cercherà una via di fuga nel golfo. Poi la ricerca di persone sotto le macerie con strumenti speciali, il soccorso dei feriti, il controllo di fughe del gas, la prevenzione incendi, il censimento delle persone scappate. Il Comune ha lanciato un appello: cercansi comparse per l’esercitazione. Le scuole superiori (Battisti e Liceo Fermi) hanno garantito un buon numero di studenti, chiamati poi a censire portali, affreschi e altri beni artistici (scampati o distrutti). Lunedì 29, in serata, nella sala consiliare, si terrà una conferenza sulla sismicità del bacino gardesano, organizzata dall’Ateneo e dal Comune, in collaborazione con la Comunità montana parco. Dopo l’introduzione delle autorità, parleranno Piero Belotti, vicepresidente dell’Istituto tecnico Battisti, ex sindaco di Gardone Riviera, il geologo Piero Fiaccavento, Pasquale Maggi, il consigliere comunale che presiede la commissione ambiente e viabilità, Maria Teresa Cruciani Foffa, che dirige l’osservazione e la stazione sismica. Saranno esposte fotografie del terremoto del 1901, con le case lesionate. Nell’ambito delle manifestazioni del centenario, Belotti e Giuliano Fusi stanno preparando un libro che verrà presentato a metà dicembre. I due sono partiti dalla ricerca di uno studente, il neogeometra Marco Ghiselli, raccogliendo documenti e immagini dei tempi di Giuseppe Zanardelli, i ricordi delle suore del monastero della Visitazione, testimonianze della gente, atti degli archivi comunali.
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Un’esercitazione di protezione civile e un convegno
Salò cent’anni dopo ricorda il terremoto che devastò la riviera
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