lunedì, Aprile 29, 2024
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Full immertion con il prof. Mario Comoglio, della Università Pontificia di Roma

Scuola, già si parla di valutazioni… ma dei “prof”

Deve ancora cominciare la scuola, e già si parla di valutazioni. Due giorni di full immersion per oltre centoventi docenti chiamati a migliorare l’apprendimento per i loro allievi dell’Istituto comprensivo “Falcone  Borsellino” di Bardolino, e degli omologhi di Garda e Caprino Veronese.

A tenerli incollati alle sedie  della sala conferenze dell’Hotel Gritti è stato il professore Mario Comoglio, ordinario emerito della Università Pontificia Salesiana di Roma, principale promotore dell’introduzione del Cooperative Learning nella scuola italiana e nella pratica della valutazione in classe dell’insegnante.

Per Comoglio è un ritorno a Bardolino in quanto negli anni passati ha relazionato proprio gli insegnanti del Falcone-Borsellino sulla valenza del Cooperative Learning.

“Argomento di questi due giorni così importante – spiega la dirigente del Falcone-Borsellino Emanuela Antolini – è la valutazione per l’apprendimento e formativa, ovvero un metodo di insegnamento per migliorare l’apprendimento, la motivazione ad apprendere e responsabilizzare gli studenti nel loro apprendimento. Per noi, per i docenti, per gli studenti è determinante l’approccio all’apprendimento e di conseguenza per i docenti la valutazione dei singoli”.

L’argomento è stato introdotto in misura teorica invitando a riflettere, da parte degli insegnanti, su pratiche di valutazione in classe che hanno effetti negativi. Comoglio ha sottolineato come certe pratiche comuni degli insegnanti in classe, invece di favorire e migliorare la stima di sé, il desiderio di apprendere e di progredire, hanno avuto sui ragazzi effetti del tutto contrari. Dalla riflessione si sono approfondite e ricercate soluzioni pratiche con la presentazione di tecniche e procedure di applicazione, in classe, le quali evitino gli effetti negativi di una pratica valutazione che allontana gli studenti dal desiderio di migliorare l’apprendimento. I docenti hanno approfondito, attraverso un lavoro di gruppo, tecniche applicative che hanno “effetti positivi”: aiuto reciproco, responsabilizzazione, discussione, coinvolgimento e autovalutazione.

“Intorno a questo tema, a queste tecniche che il professore Comoglio ha ampiamente esposto – soggiunge Emanuela Antolini – noi intraprendiamo una strada importante per i nostri allievi. È mio impegno a guidare, sostenere in questo nuovo anno scolastico tutti gli insegnanti nella ricerca e nell’applicazione della pratica di questo innovativo strumento. Ovviamente – conclude la dirigente –a fine anno scolastico faremo una seria verifica sull’applicazione e sugli effetti che dovrebbe sicuramente apportare sia per i docenti che per gli allievi”.

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