mercoledì, Maggio 1, 2024
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Problemi soprattutto a Peschiera e Caprino Ags controlla la rete di 12 paesi

Serbatoi senz’acqua

Emergenza idrica dal Garda al Monte Baldo. Seppur per ragioni diverse, l’altissima richiesta di acqua potabile sta mettendo in crisi gli acquedotti di interi Comuni. Il primo allarme arriva da Caprino: a Spiazzi, in località Masi, ieri mattina non arrivava un filo d’acqua, ma anche a Ferrara di Monte Baldo sono agli sgoccioli e a Peschiera, sempre ieri mattina, il serbatoio principale era vuoto. L’Azienda gardesana servizi (Ags), che gestisce le risorse idriche anche di Valeggio, Castelnuovo, Lazise, Bardolino, Garda, Brenzone, Malcesine e San Zeno di Montagna, fa sapere che ovunque le riserve sono al limite e che se la temperatura non diminuirà la crisi potrebbe durare ancora una settimana. Proprio per prevenire gli inconvenienti tutti gli impianti stanno lavorando a pieno ritmo per approvvigionare i serbatoi.Tuttavia anche i cittadini sono invitati a contribuire mostrandosi parsimoniosi nell’utilizzo dell’acqua potabile. A Caprino il sindaco Stefano Sandri raccomanda di rispettare l’ordinanza che prescrive di usare l’acqua potabile esclusivamente per usi domestici e non per innaffiare piante e giardini. Il problema è serio e anche la polizia municipale effettuerà controlli affinché si ottemperi al regolamento.«Ieri mattina la situazione peggiore è stata rilevata a Spiazzi», fa sapere Alberto Ardieli, direttore dell’Ags, entrata a gestire la rete caprinese il 4 luglio. Prosegue: «L’amministrazione ci ha chiesto di portare acqua con un’autobotte. Verso le 17 però il serbatoio si stava riempiendo, per cui abbiamo pensato di vedere l’evolversi della situazione ed eventualmente provvederemo questa mattina».Poi il direttore dell’Ags passa a Peschiera: «Alle 10 il serbatoio principale era vuoto, cioè tutta l’acqua messa in rete era stata assorbita dall’utenza. Alle 17,30 siamo arrivati a portare a 20 centimetri il livello del pozzo. L’acqua sta aumentando, speriamo che la riduzione dei consumi notturni permetta di caricare il serbatoio, telecontrollato».Questa situazione di grave carenza sarebbe dovuta, secondo il direttore dell’Ags, alle alte temperature, al maggiore innaffiamento dei giardini e, soprattutto sul Garda, alla massiccia di presenza di turisti. «Ma dobbiamo arrivare a una capacità di immissione sufficiente», dice Ardieli, «per questo crediamo che anche gli acquedotti e le tubazioni vadano ristrutturati. Soprattutto nel basso lago va tenuto conto del notevole incremento dell’edilizia». Adesso la situazione va però gestita per quello che è: «Abbiamo attivato tutte le pompe possibili, il 90 per cento dell’acqua è messa in rete prelevando dai pozzi, poi si pesca dal lago e dalle sorgenti che però, come sta accadendo a Caprino, hanno la caratteristica di andare in crisi ed esaurirsi». Lassù è infatti la sorgente Val dei Coali a garantire l’approvvigionamento ai pozzi, che però faticano a recuperare. La situazione, parola di Ardieli, «è al limite». Dipenderà molto dalle evoluzioni meteo, ma per almeno una settimana la situazione va tenuta sotto controllo.

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