lunedì, Aprile 29, 2024
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Chincarini, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 22, ha illustrato il «Piano della non autosufficienza»
Entro l’anno gli ospiti della casa di riposo di Pesina traslocheranno a Villa Spada

Sfratto per gli anziani dell’Oasi

Non c’è scampo per la casa di riposo Monsignor Giacomelli- Oasi (Opera assistenza servizi intergrati) di Pesina. Mentre l’Istituto di assistenza anziani Villa Spada vedrà aumentare i suoi posti letto a 114 convenzionati, l’Oasi trasferirà i suoi ospiti entro l’anno. È una delle decisioni prese in questi giorni dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 22, presieduta dal primo cittadino di Peschiera Umberto Chincarini, che ha approvato all’unanimità il «Piano della non autosufficienza – programma residenziale 2007/2008/2009» per i tre distretti.Caprino fa parte del distretto 1 e Chincarini spiega: «Villa Spada dispone in questo momento di 82 posti letto convenzionati, l’istituto Monsignor Giacomelli di 25. Questi saranno tutti trasferiti al Centro sanitario polifunzionale Campedelli-Villa Spada che nel 2008 avrà 107 posti e nel 2009 ben 114, cioè aumenteranno».Nel piano si è parlato anche del Centro sanitario polifunzionale Campedelli, dove restano gli attuali 17 posti della residenza sanitaria assistita (Rsa), 15 della Rsa psichiatrica e i 10 dell’Ospedale di Comunità. Sarà la presidenza di Villa Spada a definire le modalità e le formule per lo spostamento previsto quest’anno: «L’Ulss si limita a determinare i numeri».Commenta il presidente di Villa Spada Roberto Rodoz: «Sul problema dell’Oasi di Pesina non potevamo fare nulla dato che tutto era stato già tutto deciso in passato».Continua: «Noi siamo però soddisfatti da quanto deliberato dalla Conferenza dei sindaci, dato che in sintesi i nostri posti aumentano. Inoltre», precisa, «tra i 114 posti convenzionati previsti per il 2009 ce ne sono stati assegnati 16, di media intensità, di cui 14 anticipati l’anno prossimo. Si tratta di un valore aggiunto perché ci viene data la possibilità di seguire ospiti più bisognosi dal punto di vista sanitario».Una raccolta di 139 firme aveva tentato di fermare la chiusura dell’Oasi di Pesina, immobile di proprietà della parrocchia dei Santissimi Apostoli di Verona. Tale petizione, però, secondo Rodoz, non avrebbe potuto avere seguito dato che lo «spostamento dell’Oasi di Pesina alla sede centrale era implicito nel momento in cui la Regione Veneto diede il contributo di 500mila euro per l’ampliamento del terzo piano di Villa Spada».Nella petizione, promossa dall’ex sindaco Maria Teresa Girardi, si invitavano anche i sindaci del Baldo-Garda a fare quadrato per cercare di mantenere a Pesina la casa di riposo.«Ufficialmente nessun amministratore ha fatto richieste», assicura Chincarini, «l’accordo si è preso con le determinazioni che ho spiegato e tutti i 37 sindaci dell’Ulss 22 hanno approvato all’unanimità» . Nell’Ulss 22 sono altre quattro le case di riposo: quella di San Pietro in Cariano, quella di Sant’Anna d’Alfaedo, quella di Marano di Valpolicella e quella di Negrar. «Inoltre», ricorda Chincarini, «entro il primo luglio, secondo le direttive della Regione, cambiano anche le modalità del ricovero. Sarà l’anziano, con diritto ad assegno familiare, a decidere dove spendere la propria quota, cioè in quale casa di riposo andare ad abitare». E aggiunge: «L’obiettivo, almeno teorico e che richiederà del tempo per essere raggiunto, è quello di mettere le strutture in concorrenza affinché possano offrire un miglior servizio».

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