venerdì, Maggio 3, 2024
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La diretta televisiva del premio ha raccolto 3,5 milioni di spettatori e ha valorizzato la penisola. I costi: 100 mila euro per il Comune, il resto agli sponsor

Sirmione, il Catullo fa turismo

Sono stati quasi 3 milioni e 500 mila i telespettatori che martedì sera hanno seguito su Rai Uno «Una notte a Sirmione», la cerimonia conclusiva della 21esima edizione del premio giornalistico «Sirmione Catullo». Rispetto all’anno scorso, dunque, la rassegna ha guadagnato oltre 2 milioni e 200 mila telespettatori, considerato che la sera del 21 settembre 2001 sulla rete ammiraglia furono «appena» 1 milione e 300 mila a seguirla. Bisogna, tuttavia, considerare che lo scorso anno la trasmissione fu penalizzata da diverse circostanze negative. Innanzi tutto l’eco della tragedia delle torri gemelle di New York (11 settembre), poi la collocazione della trasmissione registrata (in seconda serata, dopo le 23.30). Il risultato, si diceva, non fu tra quelli eccezionali, ma incoraggiante sì. Perchè l’amministrazione comunale aveva visto giusto: insistere su quel percorso perchè in fondo avrebbe trovato l’asso nella manica. Così è stato. La dirigenza Rai, malgrado il suo palinsesto estivo fosse ricco di appuntamenti abbinati a premi e sfilate, dunque con un filone pressappoco identico, ha deciso di dare fiducia a questo «Sirmione Catullo», premio giornalistico giovanissimo tenuto conto che i suoi 21 anni di vita non devono ingannare. Il «Catullo» è nato infatti nel 2000 sulle ceneri di quello letterario (fondato nel 1980). «Per noi è un grande successo – dice il sindaco Maurizio Ferrari – soprattutto perchè la Rai ha accolto di buon grado le nostre proposte, il nostro programma e la nostra organizzazione, insomma ha accettato di buon grado questo premio rinnovato totalmente e dalla formula originale, grazie alla presenza di due giurie (popolare e giornalistica) formata da esperti e critici dell’informazione e della cultura. «Inoltre – continua un Ferrari in grande spolvero – Sirmione ha sicuramente ottenuto, da questa serata, un’enorme e salutare promozione che si riverberà sull’intera stagione. Non a caso si è deciso di fissare la cerimonia conclusiva in una serata a ridosso della stagione turistica, anzichè al suo termine». Quanto costerà alla fine questa ventunesima edizione? «Non lo so ancora di preciso, perchè dobbiamo aspettare dei contributi e fare i conti definitivi…». Comunque, il Comune dovrebbe accollarsi all’incirca 100 mila euro (200 milioni di vecchie lire), mentre le restanti spese saranno a carico dei due sponsor (Credito Cooperativo e Spumanti Valdo) e degli enti pubblici (Provincia e Regione). In ogni caso, soldi spesi bene, secondo la più diffusa opinione, perchè per tre ore Sirmione è stata in prima fila sulla rete ammiraglia con una trasmissione abilmente condotta da Pippo Baudo, che ha visto sfilare cantanti notissimi e amati dal grande pubblico, come Riccardo Cocciante e il tenore Salvatore Licitra, che sta strappando applausi convinti alla platea dell’Arena di Verona. A loro si devono aggiungere una Mara Venier, apparsa pimpante e già pronta per il suo ritorno alla guida di «Domenica…in», il contenitore domenicale di Rai Uno, la cui prima puntat a è fissata per il 22 settembre, il chitarrista jazz Franco Cerri che ha accompagnato con il suo gruppo un inedito Piero Angela al pianoforte. Il notissimo divulgatore scientifico, con le sue sei lauree honoris causa e 29 libri scritti, si è fatto convincere da Baudo a suonare per la platea di Sirmione, dopo aver ricevuto il premio per il suo seguitissimo «Superquark». A ruota sono saliti sul palco un effervescente e inimitabile Gigi Proietti (premio alla carriera), un brillante Jean De Belot, direttore de «Le Figaro» e, infine, un composto e grande protagonista di reportage qual’è l’inviato del «Corriere della Sera» Ettore Mo.

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