domenica, Aprile 28, 2024
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Alla consegna del premio «Catullo» in diretta tv si è parlato anche del ritorno di Biagi in Rai. Da Piero Angela a Cocciante per una serata nazionale

Sirmione in passerella coi big

Poco dopo la mezzanotte di ieri il sipario è calato sulla ventunesima edizione del premio «Sirmione Catullo», lasciando nel pubblico presente alla cerimonia (e si spera anche nei telespettatori di Rai uno) la sensazione di un grande avvenimento. Anche perchè la maratona televisiva – quasi tre ore di trasmissione in diretta attraverso, appunto, le frequenze del primo canale nazionale – ha portato indirettamente l’immagine della località gardesana in Italia e all’estero. Condotta con la consueta brillantezza dall’inossidabile Pippo Baudo, la serata conclusiva del premio giornalistico ha ricevuto immediatamente i primi consensi dagli addetti ai lavori e dal numeroso pubblico presente nel piazzale del porto, quello nel quale era stato allestito il palco per le premiazioni e lo spettacolo. E prima dell’evento, lo ricordiamo, le immagini del castello scaligero, della la penisola, delle spiagge e degli scorci più caratteristici della cittadina earno apparse sul teleschermo in numerose occasioni: già a una decina di giorni dalla manifestazione vera e propria. Ma ieri sera, grazie agli effetti luce e alle belle scenografie allestite dalla regia Rai, l’immagine della cittadina catulliana ha avuto un impatto sicuramente ancora più forte sui telespettatori. Detto della conduzione di Baudo resta da raccontare qualcosa della trasmissione nel suo complesso. Una diretta che è davvero piaciuta sia per la piacevolezza degli incontri ravvicinati tra conduttore e ospiti, sia per la sinteticità delle presentazioni dei personaggi premiati, che hanno avuto la possibilità di condividere con il grande pubblico televisivo alcuni degli episodi più singolari della rispettive carriere. Di sicuro il premio Sirmione Catullo si è ritagliato un posto di prima fila nella futura programmazione della Rai: questa almeno è la sensazione. Tra l’altro, ieri sera c’è stata anche una novità: la possibilità, per ogni telespettatore, di telefonare in diretta e di porre domande agli ospiti. Ma a dire il vero, forse per la particolarità dei personaggi invitati nella penisola, di chiamate ne sono arrivate pochissime. Ma se il contatto col pubblico televisivo è stato ridotto, lo stesso pubblico ha potuto registrare in diretta aggiornamenti di peso. A partire da quello fatto da Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Uno, che, sollecitato direttamente da Baudo in merito a una scelta che ha creato non pochi malumori (e non solo nel mondo dlela politica), ha assicurato di aver avuto un incontro con Enzo Biagi (presente anche il direttore aziendale Saccà), il quale avrebbe accettato di tornare in Rai in autunno, nell’ambito di un programma dedicato alla politica internazionale. E ancora: il contenitore di «Uno mattina» verrà condotto da Luca Giurato in compagnia della moglie Daniela Vergara: la giornalista, dopo una lunga presenza al Tg2, lascerà la testata gioirnalistica. Ma lasciamo da parte le novità televisive dei prossimi mesi per passare alla passerella dei personaggi premiati e degli ospiti. Il primo a sbucare dal sipario è stato Piero Angela, che ha ottenuto un riconoscimento per la trasmissione divulgativa «Superquark» (senza timore di smentita il miglior contenitore scientifico televisivo a livello nazionale) da Alessandro Azzi, presidente di Federcasse (sponsor del premio insieme a Spumanti Valdo). Quindi è toccato a Mara Venier, che ha anticipato qualcosa sul suo rientro al timone di «Domenica in» (la prima puntata è prevista il 22 settembre). Jean De Belot, direttore del quotidiano nazionale francese «Le Figaro», è stato il secondo premiato della serata, e subito dopo è arrivato il turno dell’attesa esibizione di Riccardo Cocciante, applauditissimo nell’interpretazione di alcuni dei suoi brani più struggenti, dell’attore Gigi Proietti (che ha ricevuto il premio alla carriera), del tenore Salvatore Licitra e, per finire, dell’inviato del «Corriere della Sera» Ettore Mo, autore di appassionanti reportage dai quattro angoli del mondo, che ha ricevuto un premio speciale della giuria.

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