sabato, Gennaio 25, 2025
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Attende da 40 anni di vedere la luce, negli ultimi 25 ha ottenuto tutti i via libera necessari ma mancano i soldi

Sos per il Museo del lagorinchiuso in magazzino

Da 41 anni Luigi Bertamè aspetta di veder nascere un Museo del lago e di Garda, con tanto di approvazione del Comune, arrivata nel 1981. Ma tant’è, il museo non apre. Anche l’attuale sindaco, Davide Bendinelli, al suo secondo mandato, continua a rinviare. «Sono 40 anni che raccolgo materiale, soprattutto della pesca, per poter costituire un museo territoriale, testimonianza del valore culturale dell’attività umana della zona». E di cose, Bertamè, 71 anni, laureato in materie letterarie e maestro elementare a Garda per anni, ne ha raccolte davvero tante. Anche di valore storico-artistico non indifferente, censite dal commissario straordinario Lorenzo Sorbini, ex direttore del museo di Storia Naturale di Verona, che ha elaborato gratis vari progetti per la nascita del museo. «Una collezione che Sorbini diceva avrebbe potuto far nascere un grande museo storico. Progetti però mai accolti, ritenuti troppo ambiziosi», precisa Bertamè, che ha dedicato una vita a raccogliere la storia del lago.Il materiale è suddiviso in 14 settori dedicati a pesca, agricoltura, archeologia, arte medioevale, testimonianze di attività estrattive, biologia lacustre con varie specie di pesci conservati in formaldeide. Ci sono anche quattro barche originali, molte reti da pesca e tre carri agricoli. Materiale che ha subito vari sfratti. L’ultimo dal piano terra del condominio Eurogarda. Dal 2002 giacciono all’ex cinema parrocchiale di via San Francesco, un edificio in degrado. «Il dottor Sorbini ha fatto in tempo a morire 10 anni fa senza veder realizzato il progetto. Non vorrei toccasse la stessa sorte anche a me», commenta il maestro, come lo chiamano tutti a Garda, dove è nato e ha sempre vissuto. «Mia figlia Beatrice», continua, «negli ultimi tempi mi ha aiutato per l’elaborazione di un’idea di allestimento. Sono stati interpellati due architetti, con spese per progetti di massima. Beatrice ha poi portato tutta la pratica a Cariverona e ha preso contatti con il Ctg El Vissinèl per un’eventuale gestione del museo, poiché il sindaco ha detto che il Comune non gestirà la cosa».«Quindi noi saremmo pronti per partire con l’istituzione del museo, che è previsto dal 1981. Se riusciamo a farlo nascere, anche all’osso, a piccoli passi possiamo farlo crescere, altrimenti finisce tutto», sottolinea quasi commosso Bertamè, che il museo lo vive come una sua creatura. «Aspettiamo una risposta dal Comune», conclude, «e ci auguriamo che dopo tanto lavoro, si possa dare uno spazio alla storia delle genti gardesane».Per il museo è stata stimata una spesa di neanche 90 mila euro. Un investimento modesto e che potrebbe avere un impagabile ritorno culturale e di immagine.

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