lunedì, Aprile 29, 2024
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Svolta decisiva per il nuovo Rigamonti: sbloccata l’ipotesi nella zona a sud-est del capoluogo. Condizione vincolante: nessun nuovo centro commerciale

Stadio, Montichiari dice «sì»

Il messaggio è chiaro e diretto: «Sì al nuovo stadio, no a nuovi centri commerciali». L’uscita pubblica del sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa, sotto forma di comunicato stampa diffuso ieri alle 15, imprime un’accelerazione alla vicenda del nuovo stadio di Brescia. L’impianto fa rotta, sempre più decisamente, verso Montichiari. Tanto più ora che il Comune bassaiolo ha aperto le porte al Rigamonti-bis. Rosa non entra nel dettaglio ma si sa che l’area su cui il Brescia calcio, capofila del progetto, ha messo gli occhi è quella (in parte agricola, in parte incolta) che sorge alla Fascia d’oro di rimpetto alla Ristora, sulla sinistra della Goitese per chi va da Brescia verso Montichiari. A ridosso del confine con Castenedolo il Prg monteclarense prevede già un’area artigianale da 600mila metri quadrati. A ridosso di questa potrebbe sorgere il nuovo stadio, con le importanti pertinenze che rendono appetibile l’intervento per i privati. Un’operazione da 100 miliardi, in cui il Brescia Calcio sarebbe capofila ma non unico attore (partner ideali: grandi gruppi di costruttori, meglio se locali). Su questa ipotesi, il sindaco leghista di Montichiari era stato finora abbottonatissimo. Incontri molti, ma dichiarazioni col contagocce. Ieri, la svolta. Segno che la quadratura è ormai trovata, ed è a portata di mano quell’accordo di programma con cui Regione, Provincia e Comuni interessati (Montichiari, Castenedolo e forse Calcinato, per contiguità territoriale) daranno il via libera definitivo. Ma torniamo alle dichiarazioni di Rosa che, in risposta alle avances della società presieduta da Gino Corioni, annuncia «la disponibilità dell’Amministrazione comunale ad individuare sul proprio territorio un sito compatibile per insediare il nuovo Stadio». Rosa sottolinea «la genericità dei contatti» finora intercorsi col Brescia Calcio, e precisa di non essere «in possesso di una concreta ed approfondita proposta da valutare». Nondimeno il sindaco di Montichiari mette le mani avanti, e sottolinea che «l’Amministrazione comunale non intende favorire nuovi centri commerciali, ma solo attività compatibili con il tessuto produttivo locale e comprensoriale». Quello dei centri commerciali sta in effetti dioventando un tormentone, per l’amministrazioine monteclarense. A dicembre il Consiglio comunale ha approvato il piano di lottizzazione dell’Isola verde, il mega-centro commerciale da 70mila metri quadrati previsto a Vighizzolo sull’area dell’ex Valentini. Ma la conferenza dei servizi riunita a livello regionale ha finora dichiarato solo l’ammissibilità dell’insediamento, mentre la Provincia ha già sollevato eccezioni e critiche sulla viabilità. Le difficoltà incontrate potrebbero spingere l’insediamento commerciale a ridosso dello Stadio? La dichiarazione di Rosa sembra chiudere la strada a questa soluzione. Ma cosa renderà economico, allora, l’intervento per chi costruirà il nuovo stadio? Di certo si sa per ora che lo stadio con i suoi seimila posti-auto esterni occuperà 250-300mila metri quadrati d’area (60-70mila metri per lo stadio vero e proprio, il resto per i parcheggi). Poi c’è un’altra area, per ora non quantificabile, che dovrebbe ospitare strutture commerciali e per il tempo libero. Si parla di palestre, centri fitness, ristoranti e negozi sportivi, ma anche di una multisala cinematografica. Attività commerciali già esistenti sul territorio potrebbero spostarsi nella nuova area. Fra le domande da vagliare, anche quella concernente uno show-room unico per diverse marche automobilistiche, interessate a un’esposizione comune corredata da un tracciato di prova-auto. Ma con questo siamo già alle soluzioni operative. Quello a cui, a breve, i progettisti Mario Abba e Massimo Marai dovranno lavorare, sarà il dettaglio dello stadio (una struttura avveniristica, con tanto di palchi e mille posti auto sotto le tribune riservati ai “palchettisti”), il suo inserimento nel contesto ambientale e – appunto – il corredo commerciale che Montichiari considererà compatibile. Attenzione particolare dovrà essere riservata, inoltre, ai capitoli già indicati chiaramente da Gianantonio Rosa: «L’assetto viabilistico e l’ordine pubblico – scrive infatti il sindaco di Montichiari – dovranno essere attentamente valutati attraverso il coinvolgimento attivo delle amministrazioni comunali eventualmente interessate e sotto il coordinamento dell’Amministrazione provinciale presieduta dal presidente Cavalli, a cui competono le valutazioni in ordine alle compatibilità di livello intercomunale e provinciale, soprattutto per quanto riguarda la viabilità, le attività sportive, ricreative e commerciali in ordine alle competenze in materia di pianificazione territoriale».

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