giovedì, Maggio 2, 2024
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Con quattro progetti ed una spesa di diciotto milioni di euro si adegueranno gli impianti e le reti fognarie

Stop agli odori dal depuratore. Previsto l’uso di filtri biologici

Diciotto milioni di euro per la tutela e la salvaguardia delle acque del lago di Garda. E’ questa la spesa prevista per la realizzazione di quattro progetti attualmente in via di definizione. Progetti per i quali sono previsti finanziamenti di Stato e Regione ed investimenti delle due aziende pubbliche Garda uno e Gardesana servizi (Ags), che gestiscono il colettamento e la depurazione dei reflui dei comuni benacensi. L’attenzione maggiore è rivolta all’adeguamento degli impianti di depurazione di Peschiera in seguito alle necessità emerse negli ultimi anni. In particolare alla presenza di acqua di pioggia, che attualmente viene convogliata dalle reti comunali nel collettore, e delle acque di infiltrazione, che aumentano in funzione del livello del lago. Il quale, a sua volta, influenza la portata. L’adeguamento avrà un costo di sedici milioni di euro, da suddividere in parti uguali tra Garda uno e Gardesana servizi, e l’inizio dei lavori è previsto entro il primo semestre del 2005. Lavori che verranno svolti in tre lotti, nel giro di cinque anni. «Il vantaggio», evidenzia Vittorino Zanetti, il presidente dell’Ags, «consiste principalmente nell’aumento della portata dei liquami che sarà trattata nel depuratore, che potrà raddoppiare e così ridurre al minimo gli sversamenti nel lago. E questo senza aumentare la potenzialità depurativa dell’impianto di Peschiera, che attualmente è pari a 330 mila abitanti». Quattro milioni e mezzo di euro, degli otto a carico della Gardesana servizi, sono già disponibili in base all’accordo Stato-Regione stilato a suo tempo dall’assessore Massimo Giorgetti, mentre per i rimanenti 3 e mezzo l’azienda cercherà contributi. Di grande soddisfazione per Zanetti è d’altro canto anche la recente delibera con cui la Regione ha destinato un milione di euro per la tutela del lago di Garda, il più grande corpo idrico di acqua dolce regionale. «È un buon risultato dovuto all’impegno personale dell’assessore Giorgetti», puntualizza il presidente della Gardesana servizi. «Questa delibera», continua, «assume una notevole valenza politica in quanto attribuisce nello stesso tempo al Garda il ruolo di importante riserva strategica di acqua destinata all’uso potabile e si collega alla costituzione di un’Autorità territoriale ottimale (Ato) interregionale, con la Lombardia e la Provincia autonoma di Trento». Questo finanziamento verrà destinato ad opere di miglioramento delle reti di collettamento. Quelle stesse reti che attualmente sono interessate dalla fase conclusiva della sigillatura dei giunti del collettore in tutti i tratti a rischio. Un’opera che ha comportato un impegno di spesa di trecentomila euro. All’articolato programma di riqualificazione ambientale del depuratore di Peschiera risultano però dedicate anche altre risorse. Come il milione di euro necessario per la copertura dei sedimentatori primari, che costituiscono le principali fonti di emissione di odori. Un fenomeno, questo, che tende a manifestarsi in estate, a causa dell’elevata temperatura e dell’instaurarsi di reazioni di tipo enareobico, e che è ulteriormente accentuato nel caso del depuratore di località Paradiso di Peschiera. Proprio l’estate è infatti il periodo in cui le acque reflue sono più cariche di sostanze organiche a causa del flusso turistico. E, se non bastasse, a creare disagi è anche il fatto che di notte i venti sono prevalentemente diretti verso il centro abitato. L’intervento, a carico dell’Ags per il 50 per cento, porterebbe alla copertura dei sedimentatori primari con delle strutture in vetroresina, il che permetterebbe di mantenere lo spazio sottostante in depressione. L’aria aspirata, prima della sua emissione in atmosfera, passerebbe così per un biofiltro costituito da torba e corteccia di erica che è in grado di rimuovere le emissioni maleodoranti, degradando le molecole che creano odore grazie a microorganismi. Non ci sarebbe quindi nessun uso di sostanze chimiche inquinanti.

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