Sacrificano ferie e tempi libero. Sono gli Amici del Corlo che da quasi 25 si dedicano al totale recupero della chiesa di cui hanno preso il nome. Lo fanno senza clamori e senza nulla chiedere alle istituzioni.L’8 settembre il quartiere sarà in festa e si stringerà attorno al tempio per celebrare in modo liturgico, con una Messa, la Madonna. Festa anche per il gruppo dei volontari e delle donne del rione che addobbano l’intera piazza.La storia inizia l’estate del 1983 quando l’animatore del sodalizio Giorgio Sbalchiero espose sui gradini della chiesa un cartello per invitare a farsi avanti «tutti i cittadini di buona volontà». Appello che non è caduto nel vuoto. Da allora parecchie cose sono state fatte: dal consolidamento delle antiche mura, al recupero del tetto del coro pericolante, dalla riapertura all’accesso al gioco del pallone al campanile della chiesa. Quest’ultimo è stato decisamente l’intervento più evidente e tecnicamente più impegnativo. Si è dovuta rifare infatti la copertura dopo che un violento temporale ne aveva asportato completamente la semplice lamiera che proteggeva la cella campanaria.Chi finanzia? «Sono solo le offerte in forma anonima – dice Sbalchiero – che arrivano alla chiesa, insieme a qualche euro per l’accensione delle candele, dove si trovano anche contributi più consistenti. È un’opera che si fa con molto piacere. Noi lavoriamo gratuitamente ma il materiale dobbiamo acquistarlo».Buona parte dei locali dell’intero complesso sono oramai stati recuperati con grande amore e rispetto della storia dell’edificio. Una sala è diventata anche sede per le prove del coro «Arcangelo da Lonato». Proprietario della chiesa è la Fondazione Madonna del Corlo l’istituto di riabilitazione per anziani di Lonato.
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L’8 settembre si festeggia la festa del quartiere
Storia e devozione rivivono grazie agli Amici del Corlo
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