martedì, Marzo 25, 2025
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Assemblea pubblica sull’Alta capacità. «Il cantiere decennale avrà effetti collaterali imprevedibili»

Super-treno carico di troppe incognite

Quale futuro per il progetto di linea ferroviaria alta velocità, in particolare sulla parte di tracciato che interessa le province di Brescia e Verona? Una domanda impegnativa, soprattutto in riferimento alle conseguenze ambientali della grande opera infrastrutturale, a cui cercherà di rispondere l’assemblea pubblica convocata venerdì alle ore 20.30 nell’aula magna delle scuole medie di Lonato. Ad organizzare l’iniziativa la «Lista per Lonato», il Comitato sviluppo sostenibile, il Coordinamento provinciale dei Comitati ambientali, il Gruppo ambiente di Calcinato. Partecipano all’incontro Federico Lorini ed Erasmo Venosi del Comitato scientifico della Conferenza permanente dei sindaci delle tratte alta velocità Nord Est. Ha dato la propria adesione il coordinamento provinciale circoli «Legambiente». La linea di alta velocità interesserà il Comune di Lonato con un tracciato quasi interamente in galleria. Un tunnel artificiale a ridosso dell’azienda Feralpi, a fianco dell’autostrada ed il piazzale di stoccaggio della produzione della «Wierer», per proseguire poi in doppia galleria naturale fino a dopo il casello autostradale di Desenzano. Sette chilometri in doppio tunnel con un fronte di 40 metri. «Sul tratto di interesse per Lonato – spiega Giovanni Contiero della Lista – si presterà particolare attenzione alle problematiche generate dalla realizzazione della galleria e soprattutto sulle questioni legate alla cantierizzazione dell’opera e la viabilità da definire per la realizzazione stessa. Per quanto riguarda le realtà produttive interessate dall’imbocco della galleria posta verso Calcinato, va segnalata la stipula di un accordo, che coinvolge le ditte Wierer, Fogliata e Consorzio di imprese che dovrebbe realizzare l’opera, e che prevede la destinazione di aree all’interno del Pl4 di Fogliata, di stoccaggio temporaneo della produzione, visto che i piazzali delle due industrie sono interessati dal passaggio dell’opera. Da evidenziare il fatto che Feralpi non partecipa all’accordo, e sul tracciato ha presentato proprio ricorso al Tar. Il tracciato prevede la parziale demolizione di una parte seppur minima dei capannoni dell’azienda siderurgica». E ancora: «Nell’accordo – prosegue Contiero -, viene inoltre individuata la possibile area di cantiere per la realizzazione dell’opera. Un’area che va dall’autostrada A4 fino a via Salera, a ridosso della ferrovia. Un’area che ospiterà le strutture di servizio al cantiere, il deposito dei materiali e mezzi ed il trattamento dei materiali per il disinquinamento dopo il processo di escavazione. Un cantiere la cui prevedibile durata è di dieci anni». I principali problemi dell’opera nella sua fase di realizzazione riguardano sicuramente la viabilità, per le migliaia di mezzi che arriveranno e lasceranno il cantiere. Una viabilità che dovrebbe interessare via Campagna ed il sovrappasso autostradale in prossimità della Wierer verso la frazione Campagna da un lato ed il sottopasso via Napoleone Tirale dall’altro. A livello progettuale non è ancora stata trovata risposta al problema viabilità che dovrebbe interessare, nei termini di prevedibile disagio i cittadini di Campagna e via Tirale e della zona artigianale Pip Molini. «Il Comune di Lonato – conclude Contiero – ha rimesso in discussione la strada di collegamento sottopasso – Pip Molini, pretendendo una partecipazione di Cepav alla sua realizzazione. L’enorme area di cantiere è individuata nel nuovo Prg, come area da destinarsi a standard urbanistici per la realizzazione di interventi di rilevanza pubblica e di servizi. Si pone il problema dell’esproprio temporaneo dell’area ai privati per l’installazione nel cantiere o in alternativa dell’acquisto dell’area da parte del Comune, con assunzione di mutuo e relativo indennizzo da parte di Cepav in prospettiva del futuro utilizzo come area di standard pubblico». Questioni che rimangono aperti come l’incertezza sulle previsioni di inizio lavori.

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