giovedì, Maggio 2, 2024
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Ad un anno dal sisma è arrivato un piccolo «regalo» per la gente gardesana e valsabbina duramente provata dalla calamità. Guido Bertolaso a Brescia conferma anche la totale copertura dei danni

Terremoto, prorogata l’emergenza

«Credo proprio che il Governo non potrà far altro che approvare la proroga, probabilmente per un anno, dello stato di emergenza; noi non possiamo far altro che inoltrare la richiesta ma non ci dovrebbero essere problemi. Inoltre nella nuova Finanziaria c’è un capitolo dedicato alle zone colpite da disastri in Italia per le quali sono stati stanziati i fondi necessari: tra queste c’è anche Brescia e ci saranno anche i sessanta milioni di euro che copriranno tutte le necessità». Parola di capo del dipartimento di Protezione Civile, parola di Guido Bertolaso. Ad un anno dal sisma al mare di disperazione che circonda i terremotati si è aggiunta qualche goccia di speranza: sarà prolungato di un anno (la ratifica arriverà probabilmente un giorno prima della scadenza ora fissata per il 30 novembre) lo stato di emergenza che permette a chi ne ha i requisiti di ricevere il sussidio di autonoma sistemazione, necessario specialmente per chi ancora è sfollato. Il Commissario straordinario per l’emergenza Massimo Buscemi ha incontrato ieri a Brescia alla sede territoriale della Regione tutti i soggetti che in questi mesi si sono attivati per rispondere con prontezza. E ha illustrato gli ultimi dati: 765 le persone ancora lontane dalle proprie case a fronte; più di 12 milioni di euro il totale delle somme a vario titolo già liquidate (per più di 5 mila beneficiari), a fronte di 215 milioni di danni, 160 milioni di risorse necessarie e 100 milioni già disponibili; 1700 i progetti di priorità 1 presentati ai comuni (per quelli di priorità 2 e 3 c’è tempo fino al 20 gennaio). Da ricordare che al 3 settembre per interventi di ripristino e recupero di immobili danneggiati erano stati erogati in tutto poco meno di 300 mila euro: a oggi per questo capitolo dai «rubinetti» sono usciti più di 5 milioni e mezzo di euro: «Devo dire che c’è solo da congratularsi con quanti hanno contribuito affinchè la macchina operativo si mettesse in movimento a pieno regime – ha detto Buscemi – credo che tutti, volontari compresi, abbiano fatto la propria parte e abbiano condiviso gli obiettivi. Abbiamo lavorato in tre direzioni: i fondi non sono stati distribuiti a pioggia ma secondo le particolari esigenze; i controlli sono e saranno accurati; la ricostruzione contempla un miglioramento degli edifici dal punto di vista anti-sismico di almeno il 50%. Tanto è stato fatto, adesso l’obiettivo è che tutti gli sfollati possano rientrare a casa entro il 2006». Numerosi gli interventi che si sono succeduti. L’architetto Carla Di Francesco, direttore della direzione regionale beni culturali, ha sottolineato le difficoltà incontrate per il recupero del patrimonio artistico e culturale danneggiato, ma anche che i numerosi specialisti che stanno affrontando il problema hanno dimostrato competenza e affidabilità. Solo due i progetti che per adesso hanno ottenuto parere favorevole: il Duomo di Salò e la chiesa di Botticino Mattina. A tal proposito sono giunte le parole del Vescovo ausiliare Francesco Beschi: «In questi mesi ho apprezzato il concorso di solidarietà che si è creato. Non fermiamoci adesso: oltre alle case non dimentichiamoci delle chiese». Il presidente Alberto Cavalli ha sottolineato «il grande cuore dei bresciani che già nei minuti immediatamente successivi al terremoto si erano rimboccati le maniche e avevano cominciato a lavorare. Un segno che dovrebbe colpire chi di dovere per assicurare a questa gente che tutto quello di cui hanno bisogno non verrà meno». Sulla stessa linea l’intervento della vice presidente della Regione Viviana Beccalossi: «Non tutti si erano accorti al momento di quanto fosse stato grave il terremoto, ma tutti poi si sono resi disponibili. Mi preme sottolineare che abbiamo preferito non costituire delle tendopoli per la dignità e il rispetto delle persone ma anche per il freddo che c’era in quel periodo: ci si è dovuti un po’ arrangiare, e ora arrivano i risultati». Il prefetto Maria Teresa Cortellessa dell’Orco ha invece sottolineato «la coscienza civica e la correttezza dei bresciani: il terremoto e le sue conseguenze devono essere monito e stimolo perchè semmpre ni caso di emergenza ci si comporti con la medesima serietà dimostrata in qeui giorni». Una nota polemica infine è arrivata dal sottosegretario alle Finanze Daniele Molgora: «Apprezzo tutto quanto che è stato fatto fino ad ora: ma mi preme sottolineare che solo la Lega si è mossa per far ottenere ai terremotati quanto ricevuto in termini finanziari. Adesso mi auguro di non ritrovarmi da solo a Roma, come successo un anno fa. Se la Protezione civile e la Regione hanno fatto la loro parte, gli altri si sono tirati indietro».

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