“ 8° Meriggio campestre” “Associazione Corpo Bandistico Sinus Felix – 1854” Domenica 16 Maggio 2010 San Felice del Benaco Da sempre , o meglio da quando le bande sono nate (primi anni dell’800), i loro componenti e gli addetti hanno sentito il desiderio di incontrarsi, confrontarsi e studiarsi per una crescita culturale e perché no anche per divertirsi. Sono diventati storia alcuni grandi raduni, concorsi, e sfilate di bande musicali . Per la nostra banda di San Felice l’esperienza storica più importante e gratificante risale al 1921 quando al Concorso di Vestone vinse il primo premio con medaglia d’oro dopo 40 sere consecutive di prove estenuanti.. L’interessante aneddoto riportato nella notizie storiche della nostra banda (autore Pier Luigi Mazzoldi) è stato ripreso e inserito nel romanzo “Almeno il Cappello” dallo scrittore Andrea Vitali finalista del premio strega 2009. Nel 1982 la direzione del “Corpo Bandistico Sinus Felix”, presidente Pier Luigi Mazzoldi, reduce del grande raduno di Bande svoltosi due anni prima a San Felice in occasione dei festeggiamenti per il 126° di fondazione della nostra Banda, inventò (letteralmente) il “Meriggio Campestre”. Si volle allora, creare un mix nostrano di musica, armonia, festa popolare, facendo sfilare le bande per il paese con sosta nei cortili delle cascine più storiche di San Felice, Portese e Cisano dove abili massaie preparavano e offrivano ai suonatori e agli ospiti i vini e i piatti più prelibati della nostra tradizionale cucina. Ne conseguiva quindi una singolare sfilata–passeggiata tra le vie con in testa le bande e al seguito gente festosa e allegra. Gran finale in piazza Municipio con esibizione prima, dei singoli gruppi musicali e poi di tutti suonatori delle bande insieme (circa 200 suonatori) con l’esecuzione della spettacolare marcia trionfale dell’Aida di Giuseppe Verdi. “In quella prima edizione (1982) le trombe delle cinque bande presenti furono poste in alto, sul balcone dell’edificio di fronte al palazzo municipale e la rimanenza degli strumenti in basso nella piazza. Nel momento culminante dell’opera, le trombe con il loro squillo solenne hanno fatto vibrare le antiche mura e il cuore dei fortunati presenti”. Nelle edizioni successive, !983, 1984, 1985, 1991, 1997, 2004, sono state sperimentate varianti all’originale festa cambiando alcune cascine, invitando nuovi complessi bandistici, introducendo mostre e concorsi fotografici, senza però cambiare lo spirito e la caratteristica originaria: “FESTA DI BANDE MUSICALI CON LA RISCOPERTA DELLE ORIGINI AGRICOLE DI SAN FELICE E DELLA SQUISITA CUCINA DI UN TEMPO”, così per 5-6 ore il “Meriggio Campestre” si trasformava in una grande sagra popolare. Il nome “Meriggio Campestre”, assegnato alla singolare manifestazione fu ispirato dal titolo di una allegra composizione di Renzo Sabatini (1905-1973), le cui armonie fanno pensare ad un pomeriggio in campagna, fra gli ulivi, sull’erba dei prati in compagnia di quelle semplici cose che ormai appartengono al passato. Le cascine ospitanti sono state lungo gli anni le seguenti: Florioli, Mor-Comba, Zanoni, Le Chiusure-Luzzago, Olivari, Cavazza, Zerneri-Molinella, Novelli, De Maria. Le bandi ospiti sono state nel tempo : Lodrino, Gavardo, Roè Volciano, Puegnago, Mazzano, Muscoline, Peschiera, Salò, Manerba, Paitone, Vobarno, Polpenazze, Pralboino, Polaveno S.Giovanni, Barzio (Lecco), Toscolano Maderno, Tavernole, Pontoglio, Castelmella, Gussago, Barghe Anche la stampa bresciana si è occupata più di una volta del Meriggio Campestre, dandone notizia sui giornali provinciali di cui si riportano le note: