lunedì, Aprile 29, 2024
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Studio dell’amministrazione: i tedeschi i più fedeli. Enogastronomia tra i motivi che fanno tornare

Turisti a caccia di sapori

La ricettività agroindustriale come ulteriore volano per il turismo locale. È quanto emerge da uno studio realizzato da Emanuele Gallizioli del Tourism management di Garda per conto del Comune: il rapporto è stato presentato dall’assessore alla programmazione economica e alle attività produttive Giovanni Pozzani nel corso di un recente convegno dedicato a «Il Bardolino: prodotto e valorizzazione del territorio». Si tratta di un estratto dal «Primo rapporto turistico qualitativo completo di Bardolino» che contempla un campione di 230 mila presenze. Ebbene, dall’analisi risulta che il 13 per cento (quasi 200 mila presenze per un indotto di 12 milioni di euro) degli ospiti che giungono a Bardolino arrivano sulle sponde del Garda anche per l’offerta dell’enogastronomia; ben il 53 per cento, una volta in loco, acquista prodotti tipici. Il tutto a significare che anche chi non parte da casa per motivi enogastronomici una volta immerso nel contesto del paese è propenso a consumare tipicità. Tra le curiosità emerse la fidelizzazione del turista tedesco, che ha una propensione a tornare superiore alla media, mentre gli ospiti meno soddisfatti sono quelli di giugno o in vacanza sul Garda per la prima volta. Il motivo? Non sono in possesso degli strumenti adatti per conoscere e apprezzare nella loro totalità la bellezza del territorio, a dimostrazione di quanto sia ancora lunga la strada per un’adeguata promozione del prodotto turistico locale. Dal confronto tra Bardolino con le altre località del Garda emerge inoltre come il turista che soggiorna in paese percepisca meno qualità relativamente a storia e tradizioni, escursioni, tranquillità e natura. «Il piano della ricettività agroindustriale non è un’idea fine a se stessa, ma è la possibile risposta che le attività produttive possono dare al miglioramento della competitività turistica di Bardolino», afferma l’assessore Pozzani. «L’apertura delle cantine all’ospite può valorizzare l’enogastronomia locale contestualizzando il consumo e la vendita di prodotti tipici, ovvero mettendo in condizione il cliente di capire meglio e quindi di vendere meglio il nostro prodotto attraverso il passaparola. Di conseguenza consolidiamo il mercato tedesco, vista l’importanza che i tedeschi attribuiscono ai prodotti tipici e alla natura; aumentiamo la soddisfazione del turista di giugno, dei nuovi clienti mossi dalla curiosità offrendo loro un’alternativa alla soluzione balneare». «Dobbiamo frenare la perdita di turisti aumentando le possibilità di far loro percepire il potenziale di relax e di tranquillità che ha il territorio», conclude Pozzani, «recuperando competitività, esaltando le tradizioni, la natura e offrendo opportunità di escursioni territoriali. L’impegno dell’amministrazione è quindi volto ad adottare una logica gestionale in cui le iniziative non saranno più il punto di partenza di supposizioni e visioni soggettive, ma il risultato di un percorso di analisi di opportunità oggettive e del confronto con cittadini e operatori locali».

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