martedì, Luglio 8, 2025
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Festival del Garda. La macchina organizzativa è già al lavoro. Il patron Enrico Bianchini vuole trasformare l’evento da interregionale a nazionale

«Tutta l’Italia deve conoscere il Cantalago»

L’estate è ancora lontana ma già da mesi la macchina organizzativa del Cantalago, il Festival del Garda, è al lavoro. La manifestazione canora itinerante organizzata dall’associazione Benacus tornerà a partire da luglio per toccare i più importanti centri del bacino del più grande lago d’Italia. Nelle intenzioni e volontà del patron Enrico Bianchini sta prendendo però sempre più forma il progetto di trasformare l’evento da interregionale a nazionale allungando i tempi di realizzazione. Un piano ambizioso ma già chiaro nella testa di Bianchini. «L’idea è di strutturare il Festival in tre momenti distinti. Nei mesi invernali verrebbe dato spazio in tutta Italia alle audizioni musicali alla ricerca di nuovi interpreti e autori che poi parteciperebbero in primavera sul Garda ad ulteriori selezioni. In estate, come accade già ora, il concorso vero e proprio toccando i Comuni lacustri e dell’entroterra. A seguire in autunno l’evento finale da proporre in televisione con un mix tra artisti emergenti e cantanti già affermati». Ma non è finita. «A tutto ciò si potrebbero aggiungere in inverno serate di gala in alcune città europee. Appuntamento inserito all’interno della promozione all’estero del territorio benacense durante i fine settimana». Un libro da sogni? «Forse è vero» abbozza con un sorriso il patron Bianchini, «anche se poi diverse amministrazioni comunali veronesi, bresciane, trentine e mantovane hanno appurato che le singole serate del Festival proposte nelle loro piazze sono diventate un ’importante integrazione all’offerta turisticoculturale estiva. Hanno capito che in futuro il Festival potrebbe diventare un grande evento di promozione del territorio in Italia e all’estero». Una strada in discesa? «Magari. Purtroppo ci sono enti ed istituzioni che non hanno ancora recepito il progetto complessivo e agiscono da freno. Ovvio che per portare avanti il tutto occorre una forte sinergia tra Comuni, Province, Regioni e Camere di commercio». In attesa degli sviluppi Bianchini si divide con la Sardegna dove ha creato e depositato il marchio del Festival della Sardegna. «Dalle due serate della scorsa stagione (Stintino e San Teodoro) passiamo alle sette, otto in programma per questa estate. Stiamo in pratica consolidando quanto da sei anni proponiamo in riva al Benàco affinando un rapporto a distanza tra due realtà turistiche fra le più apprezzatte dell’Italia». Ed a proposito di gemellaggi sta prendendo quota la possibilità di una serata del Cantalago in Germania, nello specifico a Rosenheim centro della Bavaria a pochi chilometri da Monaco. «Visto che la finale del Festival del Garda si svolgerà a Lazise», illustra Bianchini, «ho chiesto al Comune gardesano gemellato con la città tedesca di caldeggiare una tappa del Cantalago all’estero. La proposta è stata subito recepita e avallata dal consigliere Roberto Campagnari con buone possibilità di riuscita”.

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