Gargnano festeggia il ritorno di Uto Ughi. Superati i contrasti, sorti negli anni scorsi con la Giunta guidata dall’allora sindaco Daniele Roscia, il grande violinista torna a esibirsi mercoledì 29 agosto nella chiesa di San Martino: un ritorno atteso da tutti. La prima esibizione del celebre violinista nel paese gardesano risale all’inizio anni Settanta. A convincerlo furono l’allora sindaco Andrea Castellani e il presidente della Pro Loco, Gianfranco Scarpetta, attualmente in minoranza nel Consiglio. Per Gargnano Ughi divenne un appuntamento fisso, di sicuro richiamo e di rilievo, invidiato dai paesi vicini. I suoi concerti hanno sempre fatto il pieno, con parecchia gente che si accontentava di ascoltare dall’esterno. Per lungo tempo il violinista fu coccolato e vezzeggiato, incoraggiato a ritagliare qualche spazio per accontentare Gargnano, il Garda e Brescia in mezzo a un nugolo di richieste che gli provenivano da tutto il Pianeta. E la sua disponibilità non veniva a mancare, con il violinista ad esibirsi sia nella chiesa parrocchiale che nella «Sala Mozart» (abitualmente magazzino dei fratelli Magrograssi), oppure su invito del Comune di Gargnano o all’interno di altri «contenitori» quali l’estate del Garda. Poi, alcuni anni fa, qualche scintilla tra il musicista e Roscia ebbe la conseguenza di interrompere la collaborazione. Al centro della diatriba c’era la casa che il violinista possiede a Muslone (una frazione collinare di Gargnano) e l’ampliamento di una stanza con destinazione auditorium. Una vicenda complessa, sulla quale a Gargnano gli amministratori non hanno voglia di tornare, e che all’epoca si concluse con un paio di frasi dal sapore che pareva addirittura definitivo: «Non suonerò più a Gargnano», tuonò l’artista; «Per noi i cittadini sono tutti uguali», replicò Roscia. Adesso molto sembra essere cambiato nel rapporto tra l’Amministrazione Comunale, uscita rinnovata dalle elezioni dello scorso 13 maggio, e il violinista, che a Muslone torna per riposare, non disdegnando qualche sgambata nell’entroterra: «Rivangare il passato è inutile e non ho alcuna intenzione di farlo – premette Enrico Bembo, vicesindaco e assessore alla cultura di Gargnano -: meglio voltare pagina. Anche noi riteniamo che tutti i cittadini meritino uguale attenzione, ma non si può nascondere che Ughi sia un richiamo di livello internazionale e che la collaborazione sia opportuna. Ciò che ci entusiasma, comunque, è la garanzia che Uto Ughi tornerà ad esibirsi a Gargnano». Nel concerto del 29 agosto, il violinista eseguirà «La casa del diavolo» di Luigi Boccherini, il Concerto a due violini in la minore (da «L’estro armonico») di Antonio Vivaldi e concluderà con il concerto numero 1 in re maggiore di Niccolò Paganini. Come di consueto Ughi suonerà con un «Guarneri del Gesù», un violino del 1744, opera di Giuseppe Guarneri. A Gargnano, con Ughi, torna anche la violinista solista francese Maryse Regard, non nuova sul palcoscenico del paese gardesano. In scena anche «I filarmonici di Roma» (già Orchestra da Camera Santa Cecilia). I biglietti (mille a disposizione: 45 mila lire il prezzo) si possono acquistare alla «Pro Loco» di Gargnano (ufficio in piazza davanti al porto, al pianoterra dell’ex municipio).
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Il violinista si esibirà mercoledì prossimo dopo anni di silenzio. Il vicesindaco: «Finiti i contrasti con la Giunta»
Ughi, il ritorno più atteso
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