mercoledì, Maggio 1, 2024
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La struttura è stata richiesta dalla Navigarda e pagata dalla Provincia

Un pontile troppo costoso e forse inutile

«Sudditanza della provincia alla «prevaricazione» della Navigarda? Poca esperienza di chi, in Provincia, ha a che fare col lago di Garda? Non conoscenza dei reali problemi connessi al traffico di natanti e motonavi? Forse c’è tutto questo alla base del varo del grande e costosissimo pontile che, dopo essere stato assemblato nel canale della Rocca, in questi giorni sta per essere ormeggiato a fianco della banchina poco a nord della «Casa Rossa». Con lavori, sopra e sott’acqua, che fanno ulteriormente lievitare il circa mezzo miliardo speso per l’acquisto dalla Walcom di quel pontile che, udite bene, non serve per agevolare l’imbarco di passeggeri, ma solo ed unicamente per tenere attraccato, nelle ore notturne il motoscafo, la motonave, il traghetto fuori servizio. Chi abbia, anche solo per poco, frequentato i vari porti italiani, sa che dove attraccano le navi, di ben più vasta stazza di quelle della Navigarda, non vi sono costosi pontili Walcom ormeggi su banchine le quali, tra il duro cemento e lo scafo, frappongono solo ed unicamente del parabordi di gomma piena. Grossissimi, dal volume di un paio di metri cubi l’uno, ma parabordi di gomma e non costosi pontili che la Navigarda ha «individuato» e quindi preteso dalla nostra provincia, i cui responsabili, evidentemente non avendo mai visto un porto serio, hanno subito detto sì all’ente di navigazione. Si dice che la Navigarda abbia preteso quella soluzione perché un pontile galleggiante risolverebbe il problema legato alle escursioni del del lago; ci consta peraltro, che sul Garda non si siano mai verificate maree due volte al giorno, come al mare, e che le eventuali escursioni di livello abbiano mai raggiunto quelle dell’Adriatico o del Tirreno. Fosse anche, sarebbe bastato “annegare” nella pietra del lungolago delle potrelle verticali, del tutto identiche a quelle usate per il pontile, (che con questa soluzione non avrebbe liceità di esistere) con un costo decisamente inferiore di tutto quell’ambaradan e con un impatto ambientale (che nesuno ha valutato) nullo. Insomma, a parere di molti, si sono buttate centinaia di milioni dalla finestra. Anzi, nel lago!

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