sabato, Dicembre 7, 2024
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Restaurato l’«Hotel Washington», la struttura acquistata da D’Annunzio nel 1925

Una foresteria al Vittoriale

Ieri mattina, a Gardone Riviera, è stata inaugurata la nuova foresteria del Vittoriale. La palazzina è chiamata «Hotel Washington». All’inizio del ‘900 era infatti un albergo. Nel 1925, dopo una lunga trattativa, venne acquista da Gabriele D’Annunzio per la cifra di 140 mila lire, e annesso alla «cittadella». L’architetto trentino Giancarlo Maroni lo restaurò, redistribuendo gli spazi, in modo da consentire l’utilizzo immediato da parte della guardia del poeta. Successivamente lo uniformò allo stile razionalista dell’intero complesso, ridimensionando il terzo piano con un’ampia terrazza in luogo del tetto a falde. Ma col passare degli anni l’edificio, usato come abitazione, è stato abbandonato. «Era in stato di grave degrado – spiega l’architetto Giovanni Scudeletti, che ne ha curato il restauro -. I muri di sostegno, i pilastri, gli archi, le scale e i percorsi esterni danneggiati dall’umidità e dalla mancanza di manutenzione, gli intonaci distaccati, le travi di cemento con lesioni diffuse, soglie e scale sconnesse, e le pavimentazioni lesionate. Il recupero, iniziato nel settembre 2002, si è basato sul risanamento e sulla nuova suddivisione interna». Così nel seminterrato sono stati studiati due bilocali. Il problema maggiore: la mancanza di luce nella parte retrostante, dovuta al muro di contenimento della strada che, da Gardone Riviera, sale verso San Michele. Da qui la necessità di sfruttare al massimo le aperture esistenti. Nel primo piano è stato creato un appartamento con accesso indipendente dalla terrazza, attraverso una scala di nuova progettazione, interamente contenuta nel locale lavanderia. Nella parte alta ci sono altri due monolocali. «Dato l’elevato valore storico-architettonico, il vincolo della Soprintendenza imponeva la conservazione dell’intera struttura muraria esterna, e permetteva di intervenire solo sulla disposizione delle tramezze interne, e sul risamento delle parti in stato di degrado – prosegue Scudeletti -. Poichè i danni maggiori li avevano provocati le infiltrazioni d’acqua meteorica, abbiamo eliminato questi problemi utilizzando tecniche di impermeabilizzazione». Realizzate nella parte retrostante le sottomurazioni mancanti, e creato un cordolo di consolidamento, si è provveduto a inserire un canale per far defluire l’eventuale condensa. Mantenuta la struttura esterna originaria, l’intervento interno non è stato troppo invasivo. Nella scelta dei colori, rispettate le volontà di Maroni e D’Annunzio, che volevano lo stabile di un «bianco etereo», con imposte in legno verdi. Il giardino, di circa 600 mq., è organizzato in terrazzamenti, con scale, percorsi di collegamento, quinte di pilastri e archi. Due appartamentini ospiteranno dipendenti del Vittoriale; uno la presidentessa Anna Maria Andreoli, che lascerà il Casseretto; gli altri due monolocali saranno utilizzati dagli ospiti del Vittoriale. Ieri, ad esempio, ci ha dormito Ernesto Galli Della Loggia, che era presente all’inaugurazione, con Dante Isella, Antonio Spada (ha curato l’allestimento del Museo della Guerra), Roberto Chiarini (docente universitario, presidente del consiglio di amministrazione del Centro studi di Salò sulla Repubblica sociale italiana di Benito Mussolini), con il comandante dei carabinieri Umberto Sbaraini e la stessa Andreoli. L’intervento è costato quasi un miliardo di vecchie lire, finanziato con mezzi propri.

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