Nel convegno organizzato da Alleanza Nazionale al Grand Hotel Terme di Sirmione sul nuovo modello di ospedale e di assistenza a rete in Regione Lombardia, la mattinata (che si era aperta con le relazioni di Lorenzo Petrovich, Fabio Mandrini e Loredana Luzzi) si è conclusa con una tavola rotonda fra gli amministratori delle aziende ospedaliere locali della provincia. L’occasione è servita per fare il punto sulle attività che presto saranno portate a termine nei nostri nosocomi o che viceversa prenderanno il via nei prossimi mesi. Lucio Mastromatteo ha garantito che la rimodernata struttura dell’ospedale dei bambini, il cosiddetto “cubo bianco”, sarà inaugurata entro la fine di aprile. Allo stesso tempo, poiché i due terzi dell’ospedale manca totalmente del comfort delle strutture alberghiere – servizio ormai divenuto essenziale per l’utenza, visto che la qualità del servizio sanitario offerto è indiscutibilmente elevata – è già in corso la ristrutturazione di un’ala della struttura attraverso la modalità del “project financing”. «E’ il primo esperimento assoluto in Italia, speriamo che incoraggi altre banche a muoversi in favore delle aziende ospedaliere loro vicine. La modalità è questa: i privati investono nella struttura pubblica nella certezza di vedersi restituiti i propri soldi con gli interessi nel giro di pochi anni» ha spiegato il Direttore Generale Mastromatteo. Altri progetti relativi agli Spedali Civili sono l’apertura del reparto di immunologia clinica entro la fine dell’anno, e gli ulteriori investimenti destinati all’istituto per la cura dei tumori che servono a riconfermarlo come centro di eccellenza. L’azienda ospedaliera di Desenzano, rappresentata dal direttore amministrativo Gianpaolo Bragantini, ha spiegato invece le ragioni dello spostamento del reparto riabilitativo dall’ospedale di Salò a Villa Barbarano in un accordo tra pubblico e privato assai criticato dall’opposizione in consiglio regionale. Secondo Bragantini è stata la migliore soluzione possibile ad un problema acuto, dato che l’utenza si è progressivamente disaffezionata alla struttura di Salò via via deterioratasi. «La partnership pubblico-privato durerà tre anni, nell’attesa però di risolvere i problemi della struttura pubblica, non è quindi una delega definitiva al privato». Allo stesso modo Bragantini ha assicurato che gli stanziamenti per l’ospedale di Roè Volciano non sono “spariti”, bensì sono stati procrastinati al prossimo anno, come confermato dall’assessore Borsani e da Mastromatteo, in attesa che sia presentato dalla regione un progetto concreto a fronte del quale ottenere dal governo il finanziamento previsto. Nel frattempo è previsto che entro giugno, grazie all’impiego di risorse interne, l’ospedale di Desenzano proceda alla climatizzazione dell’intera sua struttura, completando il proprio adeguamento ai più elevati comfort alberghieri.