giovedì, Novembre 30, 2023
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«Un’unione di Comuni per il Baldo»

Una «delib­era ponte» tra i cen­tri del , del Gar­da e del­la Val­dadi­ge per creare l’«Unione di Comu­ni» facen­dovi tran­sitare la Comu­nità mon­tana del Bal­do con il suo pat­ri­mo­nio cul­tur­ale e umano. Le ex ammin­is­trazioni comu­ni­tarie sono d’ac­cor­do, godono anche del favore del com­mis­sario stra­or­di­nario Lau­ra Fos­co­lo, che ne ave­va dis­cus­so in Provin­cia con Vir­gilio Asilep­pi, sin­da­co di Brenti­no Bel­luno, ex vicepres­i­dente comu­ni­tario e dell’ assem­blea dei sin­daci. Il manda­to di Fos­co­lo scade tra 6 mesi, «ma se i sin­daci si orga­nizzer­an­no l’U­nione, alter­na­ti­va ben vista dal­la stes­sa Regione, tut­to ciò potrebbe essere defini­to anche prima».L’idea di strin­gere tale unione, pre­vista dal­la delib­era di giun­ta regionale che ha dis­ci­plina­to gli effet­ti del­la Finanziaria 2008 taglian­do 8 Comu­nità venete, era sta­ta di Asilep­pi e subito accol­ta dal sin­da­co di Capri­no, Ste­fano San­dri, pro­prio men­tre la com­mis­saria Fos­co­lo arriva­va per la pri­ma vol­ta alla Comu­nità, ave­va raduna­to in munici­pio i col­leghi di Brenti­no Bel­luno, Coster­mano, Fer­rara di Monte Bal­do, Bren­zone, Mal­ce­sine, Bren­zone, Riv­o­li, S.Zeno di Mon­tagna, Tor­ri per val­utare come muoversi.«Se questo ente è sta­to can­cel­la­to, non sono state can­cel­late la mon­tan­ità, la volon­tà nos­tra e del­la nos­tra gente che, aven­do impara­to a lavo­rare assieme, vuole poter­lo fare anche in futuro dan­do con­ti­nu­ità a quan­to costru­ito». Per i Comu­ni c’er­a­no i sin­daci Asilep­pi, Fioren­zo Loren­zi­ni e Pao­lo Rossi il vicesin­da­co Piero Sabai­ni, il con­sigliere Cor­ra­do Chin­car­i­ni. C’era pure Lucio Campedel­li, asses­sore provin­ciale alle politiche montane.Il seg­re­tario comu­nale di Capri­no e Coster­mano è sta­to incar­i­ca­to di sten­dere la boz­za che prevede che le giunte deliberi­no la volon­tà di dis­porre gli atti ammin­is­tra­tivi per trasferire ai Comu­ni le fun­zioni del­la Comu­nità, sen­za spese aggiun­tive, usan­do le risorse esisten­ti .

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