giovedì, Maggio 2, 2024
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La Regione ha stanziato due milioni e 195mila euro per il terzo stralcio dell’intervento. In costruzione la sesta linea di trattamento con l’avvio di tre nuove vasche

Venezia finanzia i lavori al depuratore

Arriva dalla Giunta regionale la conferma del finanziamento di due milioni e 195mila euro per lo terzo stralcio del progetto di adeguamento del depuratore di Peschiera. L’importo stanziato fa parte del programma annuale proposto dall’assessore all’Ambiente Giancarlo Conta e approvato da Venezia a favore di interventi e iniziative sulla rete di impianti e infrastrutture relativi al ciclo integrato dell’acqua. Il depuratore consortile di Peschiera si aggiudica, per così dire, una fetta importante dei circa 13 milioni di euro destinati dalla Regione agli interventi di tutto il 2007.Per altro l’impianto è già in piena fase di lavori: il primo stralcio per l’adeguamento della struttura dovrebbe infatti concludersi entro la prossima primavera. Si tratta della costruzione di una sesta linea di trattamento dei liquami che arrivano al depuratore: sia quelli fognari portati dal collettore sublacuale, sia quelli che arrivano su gomma come i prodotti finali di lavorazioni agricole e industriali. La sesta linea prevede tre nuove vasche, due per la sedimentazione e una per l’ossidazione.I lavori per il secondo stralcio potrebbero partire già nel 2007, poco dopo il completamento del primo, e porteranno alla realizzazione di nuovi trattamenti primari e della tubazione di alimentazione della sesta linea, che sino a quel momento sarà servita dalla condotta esistente. La terza e ultima fase del progetto, ovvero quella di cui Venezia ha appena deliberato la copertura della spesa di sua competenza, sarà finalizzato alla qualità delle acque in uscita dal depuratore: ovvero quelle che sono il risultato finale della lavorazione dell’impianto e che finiscono nel Mincio o direttamente o attraverso il canale Seriola. Saranno costruiti un impianto di defosfatazione, filtrazione e disinfezione grazie al quale l’acqua in uscita dal depuratore sarà priva di inquinanti e utilizzabile in agricoltura.Tutto procede secondo la tabella di marcia di un progetto che vedrà Lombardia e Veneto spendere ciascuna circa otto milioni per adeguare l’impianto di Peschiera agli attuali parametri e fare in modo che in caso di forti piogge l’acqua non causi sversamenti di liquami fognari a lago. Un impegno che non ha impedito a GardaUno – società che gestisce il collettore sublacuale della sponda bresciana del lago e l’impianto di Peschiera – di incaricare l’università di Brescia di studiare soluzioni alternative al sistema di collettamento e depurazione.Un lavoro che punta sostanzialmente a capire se il depuratore di Peschiera, l’unico che serve il lago di Garda, una volta adeguato può far fronte alle esigenze di un territorio ancora in continua crescita demografica; o se, invece, vada sgravato dal suo carico di lavoro con la realizzazione di impianti analoghi distribuiti sulle due sponde del più grande lago italiano.

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