giovedì, Ottobre 10, 2024
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Traffico insostenibile e raffica di incidenti. Una raccolta di firme consegnata al sindaco

Via Paolo VI nel caos:la protesta dei residenti

A Salò comincia a diventare preoccupante la situazione di via Paolo VI (conosciuta come «strada parco» e ultimata da poco tempo) che dalla 45 bis si collega all’ex campo di calcio Amadei e si immette nel centro storico.[FIRMA]IL PRIMO nodo riguarda proprio la connessione con la Gardesana, in località Pozzo. Le auto provenienti da quattro direzioni (Roè Volciano, Gardone Riviera, Tormini e Salò) finiscono per incrociarsi, con gravi rischi. Numerosi gli incidenti già verificatisi. La ditta Locatelli di Bergamo, che ha vinto la gara di appalto dell’Anas per ammodernare una serie di punti, ha aperto i cantieri nel gennaio 2005, impegnandosi a eseguire i lavori entro tre anni (importo complessivo: 46 miliardi di vecchie lire), ma le ruspe non si vedono. In località Pozzo si era previsto un sovrappasso, ma le cospicue spese che il comune di Roè Volciano avrebbe dovuto sostenere per spostare le fognature hanno indotto a progettare una semplice rotatoria.IL SECONDO problema è legato alla velocità degli automezzi che percorrono la strada. In questi giorni i cittadini della zona hanno sottoscritto una petizione, inviandola al sindaco Giampiero Cipani, alla giunta, ai capigruppo e al comandante della Polizia locale. «Via Paolo VI è diventata la principale strada di accesso a Salò -spiegano i cittadini- e il notevole traffico giornaliero procura forte disagio. Le regole del codice della strada non vengono rispettate. Viviamo senza un solo momento di tranquillità. di giorno come di notte». I cittadini chiedono all’amministrazione di assumere i provvedimenti del caso: «Ci sembra che la segnaletica relativa ai limiti di velocità e al divieto di rumore in una zona abitata sia carente. Riteniamo necessaria una presenza periodica della pattuglia di vigili urbani, per punire i trasgressori e, soprattutto, svolgere un’azione di prevenzione. Sarebbe opportuno collocare i dissuasori di velocità, come quelli di via Brunati. Pensiamo di avere gli stessi diritti degli abitanti del centro storico».L’ULTIMO NODO riguarda l’illuminazione. Lo stesso capogruppo di maggioranza, Bruno Faustini, tra l’altro presidente della Comunità montana parco Alto Garda, aveva rimarcato in consiglio comunale l’eccessiva luminosità della grosse lampade a bulbo, visibili a chilometri di distanza, sollecitando un intervento per ridurre l’impatto.

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