lunedì, Aprile 29, 2024
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Sette segrete e Prima guerra mondiale

Peschiera del Garda è stata uno dei punti nevralgici durante i lunghi anni che hanno portato all’Unità d’Italia e la sua importanza strategica è ancora ben evidenziata dalle tante strutture militari che occupano sia il centro storico che le colline che la circondano.
Non è strano che proprio a Peschiera quindi e in una di queste strutture, la Palazzina Storica, troverà spazio una serie di conferenze dedicate alla storia e alla cultura arilicense.
La prima di queste è stata tenuta giovedì 25 luglio da Walter Montresor, assessore alla cultura di Peschiera, mettendo sotto la lente di ingrandimento la prima guerra mondiale, un argomento certamente non nuovo, ma in questo caso visto con un taglio originale: l’analisi e l’approfondimento dell’intreccio tra la storia e il lavorio delle sette segrete, intendendo con queste non eccentrici gruppi dediti all’occultismo, ma quelle organizzazioni che, lavorando nell’ombra, hanno condizionato gli eventi della prima metà del secolo scorso (e oltre). Un esempio su tutti, per capire, è il fatto scatenante della prima guerra mondiale, l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando: a commettere l’omicidio fu sì uno studente, Gavrillo Princip, che però non era un cane sciolto, ma un membro della Mano Nera, organizzazione segreta che si prefiggeva di conquistare l’indipendenza della Serbia dal regno austro-ungarico.
Con questo stesso spirito verranno proposte altre tre conferenze, un per mese, sempre nella sala della Palazzina storica: il 22 agosto sarà protagonista ancora la grande guerra, il 26 settembre il sindaco di Peschiera Umberto Chincarini analizzerà una delle encicliche di Benedetto XV, chiuderà il 3 ottobre un’analisi delle possibili ricadute del Federalismo demaniale sull’economia arilicense.

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