venerdì, Aprile 19, 2024
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Visita operativa per ribadire l'impegno della Provincia e tranquillizzare i rivani

Dellai, toccata e fuga al cantiere del tunnel

Visita lampo, ieri, del presidente della giunta provinciale che, insieme ad un nutrito staff di tecnici, ha compiuto un sopralluogo sul cantiere allestito dalle ditte Collini ed Oberosler per la costruzione del tunnel di 1200 metri nella Rocchetta. “Toccata e fuga” annunciata in pompa magna che avuto soprattutto lo scopo di tranquillizzare l’amministrazione rivana e l’opinione pubblica sull’impegno della Provincia. Ad accompagnare Dellai, dicevamo, c’erano gli ingegneri Claudio Bortolotti e Raffaele De Col, oltre al sindaco Cesare Malossini, al vice sindaco Pietro Matteotti, ai rappresentanti delle ditte impegnate nella realizzazone dell’opera.«Qui ha Riva – ha detto Dellai durante la breve conferenza stampa tenutasi in uno dei prefabbricati del cantiere – stiamo realizzando un piccolo record. Solo il 30 gennaio scorso, in una riunione svoltasi a Roma, è nata l’idea di realizzare la nuova galleria con procedura accelerata e oggi, a poche settimane di distanza, le ditte stanno già lavorando a pieno ritmo. Salvo sorprese – ha assicurato il presidente – a fine giugno il lavoro sarà terminato ed entro la fine del mese successivo la galleria sarà percorribile. L’unica incognita è rappresentata dalla conformazione geologica della montagna, ma i primi elementi in mano alle ditte sono confortanti. La provincia di Trento – ha poi ribadito – si sta impegnando al massimo e, per questo, auspica che ci sia altrettanto impegno anche da parte di chi sta a sud del nostro confine».Una frase, questa, che è sembrata un bonario invito alla provincia di Brescia a non dimenticare che le situazioni a rischio sulla Gardesana Occidentale non riguardano solo il tratto trentino e che, quindi, la sopravvivenza della strada è legata ad un impegno congiunto tra le province. «Certo, non si può nascondere che ci sono anche dei problemi da risolvere – ha proseguito Dellai – ma per quanto riguarda quello dell’asporto del materiale di risulta la soluzione è ormai vicina. Mercoledì della prossima settimana, infatti, i Servizi tecnici daranno il parere definitivo (che è quasi scontato sarà positivo ndr) e subito dopo, i camion delle ditte potranno depositare il materiale ricavato dallo scavo nel tratto di lago antistante la sponda che va da piazza Catena alla Casa Rossa».«Il progetto del comune – gli ha fatto eco l’ingegner De Col – è interessante ed intelligente e potrà essere attuato anche grazie ad una legge che, recentemente approvata dal Senato, considera il materiale di scavo dei cantieri non più semplice scarto, ma materiale riutilizzabile per la realizzazione di opere di rinforzo. In questo caso, ad essere rinforzata sarà la sponda rivana del lago».Parole improntate all’ottimismo sono arrivate anche da Fabrizio Collini, titolare di una delle ditte temporaneamente associatesi per concretizzare il progetto redatto dall’architetto Paolo Nicolussi Paolaz. «Abbiamo accettato una vera e propria sfida – ha esordito Collini – e non nascondo che questo è un impegno che ci preoccupa, ma daremo il massimo per rispettare i tempi previsti».Per accelerare i tempi, i tecnici hanno deciso di “scavare” la montagna utilizzando l’esplosivo. La talpa meccanica, infatti, avrebbe richiesto tempi lunghissimi d’installazione (si parla di tre mesi), uno spazio di ben 350 metri davanti al punto d’entrata del tunnel e, anche così, l’enorme macchina avrebbe proceduto troppo lentamente all’interno della Rocchetta.

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