giovedì, Maggio 2, 2024
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Il capo del consorzio «+ 39» in gara per la Coppa America chiede provvedimenti per il lago. Rizzardi, vela club Gargnano: «Bastano 13 avvisatori ottici antiburrasca»

Garda, progetto per la sicurezza

Un sistema d’allarme per prevenire i naufragi sul lago in caso di tempeste improvvise. Lo ha sollecitato il presidente del circolo vela Gargano, Lorenzo Rizzardi, che è anche a capo del consorzio gardesano + 39 impegnato in Coppa America. «In tutti i laghi d’Europa, per prevenire incidenti è operativo il sistema d’avviso di burrasca. Sul Garda no, siamo i figli della serva», ha detto Rizzardi. Proseguendo lo sfogo: «Non serve nemmeno investire molto, senza contare che i soldi meglio spesi sono quelli destinati a salvaguardare vite umane. Chi rischia sul lago non sono i gardesani o chi naviga su barche di stazza considerevole. Sulle barche a noleggio si potrebbero anche installare dei Gps da 50 euro con i quali si lancia l’Sos e si segnala la propria posizione». Però nessuna legge prescrive queste misure di sicurezza. Eppure i problemi non mancano. Uno dei casi più eclatanti è avvenuto tre anni fa in occasione del Trofeo Gorla, regata organizzata dal Circolo vela Gargnano che promuove la Centomiglia; allora si scatenò un’improvvisa e imprevista buriana. Tutto sommato finì bene, ma furono 80 le persone recuperate in acqua sia dai mezzi di soccorso che dalle barche in regata, 30 imbarcazioni danneggiate e alcune distrutte, come il glorioso Pleasure che si sfasciò sugli scogli di Bogliaco. Danni per parecchie centinaia di migliaia di euro senza contare i soldi spesi per gli interventi dei mezzi di soccorso: motovedette, motoscafi, elicotteri, ambulanze. Un dispiegamento di forze che impegnò oltre al personale del 118, Guardia costiera, Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Protezione civile, Volontari del Garda. Tutto questo si potrebbe evitare in futuro utilizzando il sistema d’allarme invocato da Rizzardi. Sui laghi di Ginevra, Zurigo, Costanza, Neuchhatel, Walensee, Traunsee, Titsee da tempo sono in funzione reti di avvisatori ottici collegati ad apparecchiature che misurano la pressione atmosferica, la quale, prima delle burrasche, subisce notevoli variazioni. In caso di forti escursioni, i barometri trasmettono gli impulsi agli avvisatori ottici, che si mettono in funzione proiettando nel cielo raggi luminosi che aumentano d’intensità con l’avvicinarsi della tempesta. Per coprire tutto il perimetro del Garda servirebbero 13 avvisatori per un costo di 500mila euro. La proposta di installare sul Garda l’allarme burrasca europeo è stata avanzata in più occasioni dall’Adac, l’automobil club tedesco e in diversi incontri con enti pubblici e di categoria dove si è discusso di sicurezza sul Garda. Dei vantaggi che offre questo dispositivo si possono giovare soprattutto i diportisti e i bagnanti, i turisti insomma, che meno conoscono le insidie che può riservare il sorprendente, e talvolta periglioso, Benaco. Nessun problema per chi naviga con le motonavi, gli aliscafi e i traghetti della Navigarda. Tutta la flotta dispone di un sistema di rilevazione meteo che viene aggiornato in tempo reale. Inoltre le imbarcazioni della Navigarda possono navigare con qualsiasi tempo e sono dotate di radar e di un sistema radiotelefonico che le tiene in contatto con la base di Desenzano e con il cantiere di Peschiera. «Tuttavia», conclude il direttore di Navigarda, Coppola, «gli avvisatori ottici di tempesta contribuirebbero ad aumentare il livello generale di sicurezza sul nostro lago. Ciò avrebbe inoltre un effetto positivo per l’immagine del Garda».

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