giovedì, Maggio 2, 2024
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Le prime analisi della Tourism Management incaricata di monitorare i turisti e le loro valutazioni sull’offerta del paese. Premiati accoglienza e vini, bocciati parcheggi e manifestazioni collaterali

Festa dell’uva, promozione a metà

La festa dell’uva e del vino ai raggi X. L’iniziativa è il frutto del lavoro commissionato nei mesi scorsi dalla Giunta comunale alla Tourism Management di Affi, società di consulenza marketing diretta da Emanuele Gallizioli. L’analisi dedicata alla più importante manifestazione turistica del centro gardesano, appunto la festa dell’uva, è il primo step (gradino) di un percorso di ricerca che prevede in futuro il monitoraggio del territorio e la successiva produzione di rapporti informativi da mettere a disposizione degli operatori turistici del paese. «I dati e le indicazioni saranno materia di discussione per un tavolo operativo che verrà prossimamente istituito e che sarà composto dai rappresentanti di tutte le categorie economiche e in particolare commercianti, albergatori ed artigiani», afferma Giovanni Pozzani, assessore alla programmazione economica e alle attività produttive. «Lo scopo è quello di creare una sinergia tra coloro che vogliono approfondire e delineare gli orientamenti di sviluppo attraverso il supporto di informazioni strategiche complete, riguardanti la posizione e le potenzialità delle risorse territoriali della nostra località». Intanto, a passare per prima al vaglio della Tourism Management è stata la festa dell’uva, e dal questionario sono emerse con una serie di sorprese emerse dal questionario, compilato da 4.400 ospiti, in pratica il 10 per cento di tutti i visitatori della festa. Ebbene, i risultati mostrano che la festa ha un’ elevata capacità di attrattiva a livello nazionale e mitteleuropeo: in particolare, il 44 per cento del campione risulta essere composto da ospiti italiani, il 45 per cento da tedeschi e un 11 per cento da altre nazionalità, con prevalenza inglesi. Per quanto concerne la tipologia del visitatore, il dato evidenzia che la festa è frequentata da clienti locali, ma anche e soprattutto da coloro che soggiornano sul lago di Garda. Infatti il 74 per cento degli intervistati è rappresentato da turisti che soggiornano a Bardolino. Considerando la composizione degli ospiti, le analisi mostrano una partecipazione eterogenea con prevalenza di coppie adulte (37%) e di gruppi (29). Seguono le famiglie (18%), le coppie giovani (11%) e i singoli. Stupisce in particolare come la conoscenza della strada del vino non corrisponda alla visita di cantine locali. «Il fatto che non ci sia corrispondenza tra i due fattori è dovuto a diverse motivazioni. Tra queste ad esempio il fatto che la strada del vino non viene percepita solamente come percorso che tocca le varie cantine del paese, ma anche come escursione panoramica, sportiva o culturale», riprende Giovanni Pozzani, pronto ad illustrare cosa hanno gradito i turisti giunti a Bardolino per la Festa dell’Uva e del vino. «I fattori che hanno riscosso un discreto successo sono stati l’accoglienza e la degustazione del vino. Sufficiente il giudizio per pulizia, gastronomia, sicurezza e stand». Le note dolenti arrivano invece dalla mancanza di parcheggi, mentre faticano a raggiungere la sufficienza le manifestazioni messe in cantiere. «L’analisi, in conclusione tiene a precisare Pozzani, è puramente descrittiva e non ha al momento alcuna pretesa di dettare orientamenti di sviluppo. Lo scopo è quello d’innescare la libera interpretazione dei dati per far sorgere domande e risposte da parte degli operatori commerciali».

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