venerdì, Aprile 26, 2024
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Curiosa vicenda sulle sponde gardesane

Il Comune sequestra tre corsie di un supermarket

Via libera per l’acquisto di merendine, pasta e detersivi, ma altolà per salumi, grappe, sughi e sottaceti. Spesa consentita a metà, a Toscolano Maderno, centro turistico sull’alto Garda, dove il supermercato Montebaldo (affiliato Upim) da ieri è spaccato in due. Le corsie numero 5, 6 e 7 (angolo macelleria compresa) sono diventate di proprietà comunale: il sindaco, Paolo Elena, ha fatto transennare l’area. Un blitz grottesco, eseguito sotto gli occhi di madri di famiglia con i carrelli pieni, testimoni dell’ultimo atto di una diatriba urbanistico-legale lunga 15 anni: i 245 metri quadrati rivendicati dal Comune (su una superficie totale di esposizione merci di 1.000 metri quadrati) sono oggetto di una variante al piano regolatore dell’85 che li destinava ad uso pubblico per edificarvi un ufficio postale. Accanto c’era il supermercato, via via ampliato nel corso degli anni. Il Comune ora ne rivendica la diversa destinazione. Sulla vicenda pendono 4 ricorsi al Tar, uno al Consiglio di Stato, uno in Corte d’Appello e uno in Pretura. «Ho ereditato la situazione dal mio predecessore – spiega il sindaco Elena -. Se non procedessi sarebbe un’omissione in atti d’ufficio». La chiusura di ieri diverrà dedinitiva tra una settimana. «Vogliono mettere in ginocchio un’azienda sana che paga tasse rifiuti e Ici anche su quei 245 metri quadrati – replica Antonio Basteris, consulente tecnico dei fratelli Camozzi, che con la Montebaldo spa gestiscono il supermercato gardesano da quattro generazioni – è una pagliacciata. Se il sindaco non fa marcia indietro, noi chiudiamo». A rischio il posto di lavoro di venti dipendenti. Nunzia Vallini

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