Domani alle ore 20.30 inizieranno i pellegrinaggi al santuario della Madonna del Carmine di S.Felice, «regina e patrona della Valtenesi». Cominceranno i parrocchiani di Portese, Soiano e Campagna di Lonato. Venerdì 16 toccherà a quelli di Maguzzano, Raffa, Campoverde di Salò, Villanuova, Gavardo, Soprazocco e Lonato. Domenica 18, alle ore 10, messa solenne con il coro di Mocasina, diretto dal maestro Carlo Ragnoli; alle ore 18 la corale di Moniga, guidata da Patrizia Glisenti. Lunedì 19 sarà la volta dei fedeli di Salò, Fasano di Gardone Riviera, Gaino, Maderno e Monte, Toscolano, Roè Volciano e Puegnago. Martedì Paitone, Calvagese, Mocasina, Carzago, Bedizzole, S.Vito e Villa di Salò. Mercoledì 21 Desenzano, Sirmione, Colombare e Lugana. Giovedì 22 da Motteggiana Sailetto (Mantova), Polpenazze, Moniga, Prevalle. Venerdì Padenghe, Pozzolengo, Sabbio Chiese e S.Giovanna Antida (Brescia). Il clou sabato 24 luglio, con la processione solenne dal santuario alla chiesa parrocchiale. In testa, la banda Sinus Felix, col maestro Giorgio Giacomini. La statua della Madonna verrà trasportata in spalla. Il giorno successivo, nel santuario, si celebreranno numerose messe. Quella solenne, alle 10, vedrà la partecipazione della corale della Raffa (maestro Valerio Bertolotti); alle 18 il coro S.Matteo di Villanuova (Paolo Pasini). Alle ore 21 si svolgerà il corteo in senso inverso. Lunedì 26 la giornata del ringraziamento, per i benefattori vivi e defunti (alle 21 la celebrazione con il parroco Bruno Rossi). Il santuario venne eretto nel 1452. Al nome di «Santa Maria delle Grazie», più tardi fu aggiunto quello di «Madonna del Carmine», per la presenza dei Carmelitani scalzi. A livello popolare, la chiamavano «Maria delle Cisterne», trattandosi di un luogo ricco di sorgenti. I tanti ex voto e gli affreschi del Quattrocento fanno pensare che il motivo della costruzione siano state le guerre di invasione, con peste e carestie. Questo spiegherebbe la presenza delle figure dei santi invocati contro le malattie infettive (Sebastiano, Rocco, Antonio abate, Biagio e così via). Accanto alla chiesa, il convento. I Gonzaga di Mantova (il principe Ludovico II e il figlio Francesco, cardinale a soli 17 anni) furono i maggiori sostenitori. Nella seconda metà del 18° secolo i soldati della Repubblica Veneta, in grave crisi finanziaria, asportarono arredi, vasi, argenterie e suppellettili. Col passare degli anni il monastero venne (in parte) distrutto e, nei periodi bellici, adibito a caserma o a stalla per i cavalli. La chiesa, invece, trasformata in ospedale per i feriti. Nel giugno 1866 arrivarono i volontari garibaldini poi impegnati nelle battaglie di Monte Suello (3 luglio) e Bezzecca (il 21). Nell’agosto 1946 iniziarono i primi lavori di restauro, promossi dal parroco don Gaetano Turella. Nel ’52 tornarono i frati. Nel ’54 si mise mano al consolidamento dell’edificio. Nel 1957 si cominciò a sbancare il terreno per creare l’attuale piazzale. Negli anni Sessanta furono restaurati gli affreschi interni, che risalivano al 1400, togliendo la calce (messa ai tempi della peste) e facendo rinvenire le figure e i colori. Il 22 luglio 1962 il vescovo di Verona Giuseppe Carraro, appese corone d’oro (benedette dal Papa Giovanni XIII) alla statua della Madonna, proclamata «Regina e patrona della Valtenesi». Nel 1965 fu ricostruito il protiro. Nel settembre del 1970 il cardinale Antonio Samoré benedì la prima pietra della «Casa di accoglienza il Carmine». Il vecchio convento venne demolito, non senza polemiche, e costruito un nuovo chiostro, le cui pareti furono abbellite con affreschi di Oscar di Prata.
!
Fino al 25 luglio le celebrazioni
Sono devoti della Madonna regina e patrona della Valtenesi
La festa del Carmine richiama i pellegrini
Articoli Correlati
Dello stesso argomento

UTR vince il 45° Torneo di Polpenazze
03:46

Faccincani: Luci e Colori del Lago nell'Anima di un Maestro, a Salò dal 27 giugno
03:49

Festival Tener-a-mente: La 14ª Edizione l'eccellenza internazionale all'Anfiteatro del Vittoriale
03:40

Eventi Manerba 2025: un'estate tra jazz, cinema drive-in e tradizioni locali
02:40