venerdì, Marzo 29, 2024
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Le riserve, la natura e l’ecologia possono costiituire, com’è ormai noto, un sistema di promozione dell’economia, specie in zone nelle quali l’industria non può arrivare.

Nuovo turismo con le foreste

Le riserve, la natura e l’ecologia possono costiituire, com’è ormai noto, un sistema di promozione dell’economia, specie in zone nelle quali l’industria non può arrivare. Una convenzione con la Regione Lombardia per la gestione diretta del nascituro «Centro visitatori della Foresta demaniale regionale Gardesana occidentale e del parco Alto Garda bresciano». È quanto si propone di formalizzare in tempi ragionevolmente brevi il nuovo direttivo della Comunità montana, insediatosi a fine ’99. Lo annuncia il presidente dell’Ente sovracomunale, l’avv. Bruno Faustini, convinto che la gestione del futuro centro visitatori, situato a Prabione di Tignale nei pressi del vivaio forestale regionale, possa offrire un significativo impulso al turismo naturalistico dell’area protetta. «La scommessa è grande – dice Faustini – ma crediamo che la gestione diretta del Centro, coordinata tra Comunità montana e Azienda regionale delle Foreste, sia determinante per il futuro del Parco altogardesano». La struttura è attualmente in fase di costruzione. Il cantiere ha ripreso a funzionare proprio in questi giorni per l’ultima tranche di lavori. «Auspichiamo – dice Faustini – di vedere il centro visitatori ultimato entro la fine del 2000 o l’inizio del 2001». Le finalità del Centro visitatori saranno l’informazione, la promozione e l’educazione. Sarà articolato in vari settori: auditorium, biblioteca e videoteca, bookshop, sportello informazioni e una serie di saloni espositivi permanenti dedicati ai più importanti aspetti sociali, culturali, storici, ambientali e naturalistici del Parco e della foresta demaniale. Una vera e propria «casa del parco», dunque, che potrà svolgere un ruolo di primissimo piano nel campo della promozione e della valorizzazione dell’intero territorio del Garda nord occidentale, imprimendo, con l’auspicata canalizzazione dei flussi turistici dalle spiagge ai monti, maggior vigore al processo di equilibrazione socioeconomica tra la fascia costiera gardesana e il suo entroterra, area ancor oggi ancorata ad un’economia tipicamente di montagna che negli ultimi decenni ha conosciuto un forte esodo e una profonda crisi occupazionale e sociale. Il Centro visitatori è dunque considerato come una grande opportunità per l’Alto Garda, area che non ha manifestato tutti i suoi motivi d’interesse e di richiamo per chi non ha avuto modo di conoscere il lago dai monti che lo sovrastano, di scoprirlo da prospettive inusuali, né per chi non ha preso contatto con la sua dimensione rurale e soprattutto con il suo immenso patrimonio forestale. Per questi motivi la potenziale fascia di utenza del nascituro centro risulta notevolmente amplia: turisti occasionali, turisti motivati, studenti, insegnanti, laureandi, studiosi, ricercatori e comunità locale. Il Centro dovrà assolvere, secondo gli intenti di chi l’ha concepito, ad una duplice funzione: da un lato offrire elementi di comprensione del territorio che ci si trova a visitare, chiavi di lettura del paesaggio, spunti di approfondimento e stimoli di confronto con altre situazioni analoghe; dall’altro lato, rimandare a quel paesaggio, offrendo gli strumenti essenziali per muovercisi secondo piste tematiche e livelli di interesse diversi.

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