martedì, Luglio 1, 2025
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Mancano ancora 50 milioni per sistemare l’impianto elettrico e per la tinteggiatura degli spazi interni.

SoS per la chiesa parrocchiale

Un’altra cinquantina di milioni per concludere finalmente tutti i lavori di restauro della chiesa parrocchiale della frazione di Pai. Sono questi, conti alla mano, i soldi necessari per la messa a norma dell’impianto elettrico, attualmente in fase di progettazione, e per le tinteggiature interne della chiesa cinquecentesca, dedicata al patrono San Marco. Affacciata a strapiombo sul lago e con un panorama mozzafiato , la chiesa di San Marco è da circa quattro anni sottoposta a grandi opere di recupero momumentale e restauro completo. «Finora», ha illustrato l’assessore alle politiche sociali e membro del consiglio pastorale di Pai Rita Menapace, « moltissimo è stato fatto. Grazie ai contributi e agli sforzi anzitutto della popolazione di Pai e quindi pure dell’Amministrazione comunale e di quanti, come turisti e villeggianti, non hanno voluto far mancare segni concreti d’aiuto per la chiesa, siamo riusciti a raccogliere e spendere più di una sessantina di milioni». Infatti, tutti gli intonaci e la facciata esterna, con il recupero e la pulizia delle strutture esterne, sono già state completate da tempo. Attualmente è in via di ultimazione la messa a norma della caldaia e della centrale termica, ormai pericolosa oltre che inefficiente ed antiquata, per cui verranno spesi gli ultimi venti milioni, lira più lira meno, ancora nelle casse del consiglio che si sta occupando del restauro. «Un grande risultato» , ha proseguito Menapace« « sia per il parroco don Giovanni Andreoli che per tutti i parrocchiani di Pai e per la storia e la cultura del paese ma che ancora non basta». Nonostante infatti sia arrivato, proprio da poco, il contributo di trenta milioni da parte della Fondazione della Cassa di Risparmio di Verona esclusivamente per il «restauro delle pertinenze artistiche e le decorazioni interne della parrocchiale», sono ancora una cinquantina, compresa l’Iva, i milioni che mancano per le ultime due cose che restano da fare: l’impianto elettrico e la tinteggiatura degli interni. «Solo che a questo punto» prosegue Menapace, «non sappiamo proprio più dove andare a sbattere la testa». In quest’ultimo anno infatti, i bambini di Pai con i lavoretti di Natale, alle prime Comunioni e Cresime di fine marzo, a Pasqua ed in molte altre occasioni, hanno raccolto contributi per la chiesa. Inoltre, la popolazione di Pai, gli Alpini, i villeggianti, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Vedovelli con un contributo di trenta milioni, hanno aiutato il settantanovenne don Giovanni in questi lavori di restauro. Nulla invece è giunto dalla Curia di Verona. «A questo punto», conclude l’assessore, « stiamo pensando di mandare un’ulteriore lettera di sensibilizzazione a tutta la cittadinanza di Torri e di chiedere di nuovo aiuto all’Amministrazione comunale, anche se ha già fatto molto. Ancor più però, ha fatto la gente di Pai».

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