martedì, Luglio 1, 2025
HomeAttualitàCuriositàSalò e Desenzano: una via per onorare C. Goldoni
Una proposta per ricordare il grande scrittore veneziano.

Salò e Desenzano: una via per onorare C. Goldoni

Carlo Goldoni, il grande commediografo veneziano, fu legato a Salò, dove la madre possedeva una casa. Nel 1732, all’età di 25 anni e già avvocato, scappò da Venezia per sottrarsi a un matrimonio probabilmente combinato e che non gli andava a genio. Pensò di raggiungere Milano e fece sosta a Desenzano. Prese alloggio nella stessa locanda in cui sette anni prima ? ancora studente all’Università di Pavia ? aveva corso il rischio di essere ucciso da un ladro, durante una breve sosta assieme a una bella veneziana, più vecchia di lui di alcuni anni, con la quale stava vivendo un’avventura amorosa. Nella nuova circostanza conobbe un abate di Salò il quale lo invitò a visitare l’amena cittadina che non conosceva. Goldoni tramandò il ricordo di quei giorni in una pagina assai piacevole delle proprie Memorie che vale la pena di rileggere, spaccato di un mondo di grande fascino. Ma lasciamo la parola al celebre commediografo: «Poiché il marchese Maffei non era a Verona, presi la strada per Brescia, e mi fermai a dormire a Desenzano, sul lago di Garda, e precisamente nella stessa locanda dove qualche anno prima avevo corso il rischio di essere assassinato: domandai alla gente della locanda se si ricordavano di quella avventura, mi risposero di sì e che lo scellerato, che aveva commesso altri delitti, era stato impiccato. Seduto alla tavola comune, nonostante i miei dispiaceri, mangiai col miglior appetito; mi trovai accanto un Abate della città di Salò; la piacevole conversazione di questo Abate mi fornì l’occasione d’andare a visitare questo affascinate paese, dove si passeggia tra gli aranci all’aria aperta sempre costeggiando un lago delizioso». «Un altro motivo mi indusse a cambiare strada. Ero molto a corto di denaro. Fortunatamente mia madre possedeva una casa a Salò, e poiché ero conosciuto dal locatario, potevo sperare di trarne vantaggio». «Desenzano dista da Salò quattro leghe. Le percorremmo a cavallo, l’Abate ed io, per godere maggiormente questa piacevole passeggiata; e ritornai (a Desenzano, ndr.) dopo tre giorni molto piacevoli, da solo, ma con qualche zecchino che il locatario di mia madre mi aveva anticipato». Goldoni si diresse quindi a Brescia, dove poté leggere al funzionario veneto Novello, conosciuto a Feltre, e «a varie persone di lettere che sono in grandissimo numero e degne di somma stima a Brescia», il dramma Amalassunta. E proseguì il suo viaggio. A ricordo della sosta sul Garda, e della sintetica ma suggestiva descrizione della bellezza del paesaggio lacustre, perché Salò e Desenzano non dedicano una strada a Carlo Goldoni?

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video