Si sblocca l’edilizia economica-popolare a San Felice: nuove case sono previste tra via San Fermo e via Sissiline, accontentando almeno in parte la pressante domanda di case a prezzi agevolati (si parla al massimo di 1600 euro al metroquadro, cifra che potrebbe scendere) che proviene dai cittadini. Altre aree verranno individuate in seguito, come ha detto il sindaco in un incontro con i residenti. È una prima risposta a un tema molto sentito: quello della casa appunto, già più volte al centro dell’attenzione. Un nutrito gruppo di abitanti, già nei mesi scorsi, si era mobilitato per richiedere al Comune l’individuazione di un’area per l’edilizia economico-popolare. Cinquanta persone avevano anche formato un comitato. In risposta il Comune di San Felice aveva spedito a ogni famiglia un questionario per valutare le esigenze. Ne è risultato che sono per la maggior parte (35%) le persone tra i 33 ed i 38 anni che sono intenzionati a metter su casa nel prossimo paio di anni. Il 97.8% la vorrebbe di proprietà e la maggior parte (51%) con una superficie di oltre 95 metri quadrati, mentre il 31% dagli 80 ai 95 mq. Il 54.5% è disposto ad investire fino a 150 mila euro per l’acquisto, e il 34.1% era disposta a spendere fino a 1750 euro per metro quadrato. Un intervento in centro storico interessava il 39% delle persone, mentre il 93% riteneva interessante la zona d’espansione. Il 76% ha già cercato la casa con queste caratteristiche ma con esito negativo, e per il 71% le abitazioni hanno caratteristiche che possono soddisfare le proprie esigenze ma ad un prezzo eccessivo. In base a quanto emerso l’amministrazione ha trovato una prima risposta, fattibile in breve tempo, alla richiesta di edilizia economico popolare mediante un Piano integrato di recupero con un proprietario privato nella zona tra via San Fermo e via Sissiline, a ridosso dell’area urbanizzata. L’area da 12 mila metri quadrati, per l’equivalente di 10 mila metri cubi, sarà destinata per 3 mila metri cubi da vendere a libero mercato e per 7 mila metri cubi da assegnare ai residenti secondo le regole dell’edilizia convenzionata. In quest’ultima fetta d’area ci sarebbero 18 appartamenti (a 2 o 3 camere), divisi in più blocchi, in una tipologia di abitazioni tipo case a schiera, con proprietà individuate in verticale (con zona giorno a piano terra e notte al primo piano) e tutte con giardino e box auto. Il costo al metro quadrato è prevista per 1600 euro, e la superficie degli appartamenti varierà dai 110 fino ai 143 circa, per un costo totale oscillante tra i 176 e i 229 mila euro circa. Naturalmente verrà stabilita una graduatoria con criteri che verranno valutati dal Comune, quali la residenza anagrafica, il reddito ed il non essere già proprietari di una casa adeguata alle esigenze della propria famiglia. I cittadini presenti a un apposito incontro con gli amministratori comunali, hanno accolto tiepidamente la proposta, lamentandosi del prezzo eccessivo richiesto al metro quadrato, e hanno richiesto che qualche rappresentante dell’associazione da loro costituita potesse far parte della commissione comunale creata ad hoc per l’edilizia economico popolare, in modo da trovare altre proposte in tempi brevi. Perplessità da parte del comitato che si era costituto nei mesi scorsi, che chiede insomma qualcosa di più. «L’associazione – dice la presidente Simona Ribusti – vorrebbe l’area che sta aspettando da un anno, che potrebbe essere data direttamente dall’amministrazione comunale all’associazione, che come cooperativa potrebbe realizzare edilizia economico popolare a prezzi più contenuti». L’amministrazione si è detta pronta all’interazione tra le parti. «Quella proposta è solo una prima ipotesi realizzabile in tempi brevi, poi individuerenmo altre aree – ha concluso il sindaco Gianluigi Marsiletti. – Il costo di 1600 euro? È un primo gradino, è sempre meno rispetto al prezzo vigente nel libero mercato». «Apporteremo interventi con soluzioni diversificate sul territorio di taglio non eccessivamente ampio – ha affermato l’assessore all’urbanistica Michela Tiboni – e ripeteremo il questionario nei prossimi anni per individuare come procedere, se la strada intrapresa dall’amministrazione è quella giusta o meno».
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Il Comune ha annunciato la costruzione di un primo lotto tra via San Fermo e via Sissiline. Case a meno di 1600 euro al metro quadro, ma per qualcuno è troppo
Si sblocca l’edilizia popolare
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