venerdì, Settembre 29, 2023
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Acque del lago, il sì dei tecnici

Lo sta­to di salute delle acque del lago è otti­mo: lo dicono i risul­tati dei pre­lievi peri­od­i­ci effet­tuati dal­l’Arpav di Verona. Di questi esi­ti pos­i­tivi ne ben­e­fi­ciano le local­ità del­la riv­iera veronese garde­sana, tutte aperte alla bal­neazione. Una con­dizione più che sod­dis­facente alla quale ha con­tribuito anche il poten­zi­a­men­to del­l’impianto di col­let­ta­men­to sub­lacuale e il by-pass, entra­to in fun­zione nel 2005, che con­voglia nel Min­cio gli scarichi in emer­gen­za, quel­li che il depu­ra­tore di Peschiera non riesce a proces­sare. E’ questo il quadro emer­so ieri dal­la gior­na­ta di mon­i­tor­ag­gio delle acque di bal­neazione del lago ese­gui­ta dal­l’A­gen­zia regionale per la pre­ven­zione e pro­tezione ambi­en­tale del Vene­to che presto aprirà una sede dis­tac­ca­ta del suo «Uffi­cio ». «Sono un grande esti­ma­tore di quest’area, e mi fa par­ti­co­lar­mente piacere rice­vere, sul mio tavo­lo, report quo­tid­i­ani dei miei tec­ni­ci che indi­cano una situ­azione più che buona: un dato che é la migliore rispos­ta pos­si­bile ai fini del­l’e­cono­mia tur­is­ti­ca», sot­to­lin­ea Andrea Dra­go, diret­tore gen­erale del­l’Arpav. «E’ altret­tan­to chiaro, però, che a questo si è arrivati anche gra­zie al miglio­ra­men­to del­l’impianto di col­let­ta­men­to e alla real­iz­zazione del by-pass che scar­i­ca diret­ta­mente nel Min­cio. Oggi pos­si­amo dire che nel­la zona veronese si scar­i­ca cir­ca il 10% di quel­lo che si scar­i­ca­va nel 2003. Ma ques­ta non può essere la soluzione che garan­tisce la qual­ità del­l’ac­qua del Gar­da: occorre portare a ter­mine quan­to pri­ma l’am­pli­a­men­to del depu­ra­tore di Peschiera». La salute del lago di Gar­da viene mon­i­tora­ta dai tec­ni­ci del­l’Arpav di Verona con serie diverse di esa­mi. E anche quest’an­no la situ­azione sem­bra più che buona per la salute di tur­isti e res­i­den­ti. «Per la bal­neazione, la sta­gione delle cam­pi­ona­ture inizia il pri­mo di aprile e ter­mi­na il 30 set­tem­bre», spie­ga Gior­gio Franzi­ni, biol­o­go respon­s­abile del­l’Uf­fi­cio lago di Gar­da del dipar­ti­men­to Arpav Verona. «Dob­bi­amo effet­tuare un min­i­mo di dod­i­ci pre­lievi, cosid­det­ti routi­nari, che soli­ta­mente sono due per ogni mese. I pun­ti di cam­pi­ona­men­to sono 65, tra Peschiera e Mal­ce­sine, tut­ti indi­vid­uati dal­la Regione». Per eseguire questi test i tec­ni­ci escono con un’im­bar­cazione e prel­e­vano una sor­ta di «bot­tiglia» di acqua trenta cen­timetri sot­to il pelo del­l’ac­qua. Il liq­ui­do prel­e­va­to viene invi­a­to in lab­o­ra­to­rio per la con­ta dei micror­gan­is­mi even­tual­mente pre­sen­ti (col­ifor­mi fecali, col­ifor­mi totali, strep­to­coc­chi fecali, escherichia coli). Un’al­tra parte del­la stru­men­tazione uti­liz­za­ta dal­l’Arpav serve, invece, per la mis­urazione sul pos­to di altri para­metri: la tem­per­atu­ra del­l’ac­qua, del­l’aria, l’os­sigeno dis­ci­olto il Ph (acid­ità) del­l’ac­qua. «Questi dati ven­gono inser­i­ti in un apposi­ti mod­uli e insieme ai risul­tati del lab­o­ra­to­rio inviati alla nos­tra sede di Pado­va e quin­di in regione. Da qui partono per il min­is­tero del­la Salute», spie­ga anco­ra Franzi­ni. L’even­tuale pre­sen­za di para­metri fuori dal­la nor­ma viene seg­nala­ta ai Comu­ni di per­ti­nen­za che fan­no scattare i divi­eti di bal­neazione e una serie di con­trol­li sup­ple­tivi da parte del­l’Arpav. La bal­neazione viene ripristi­na­ta con due pre­lievi routi­nari con­sec­u­tivi con esi­to nor­male. Oltre alla bal­neazione, l’Arpav esegue, lun­go tut­to l’ar­co del­l’an­no, mon­i­tor­ag­gi per la cosid­det­ta «sorveg­lian­za algale e lim­no­log­i­ca». «Anche in questo caso abbi­amo reg­is­tra­to risul­tati pos­i­tivi: i liv­el­li, anche se in aumen­to, sono nel­la nor­ma», dice Franzi­ni, «e nel­la parte veronese del Gar­da non ci sono state fior­i­t­ure pre­oc­cu­pan­ti come era, invece, accadu­to in anni prece­den­ti». Un quadro sod­dis­facente, dunque, che ha rice­vu­to i con­sen­si anche dal­l’Ente del tur­is­mo tedesco. «Da qualche tem­po, a fine sta­gione, arri­va per iscrit­to un doc­u­men­to di apprez­za­men­to non solo per la qual­ità delle acque del lago», con­fer­ma Attilio Tac­coni, diret­tore di Arpav Verona, «ma anche per la rig­orosità dei nos­tri meto­di di con­trol­lo. Per noi tec­ni­ci un riconosci­men­to impor­tante».

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