venerdì, Ottobre 4, 2024
HomeAttualitàAlcol, un killer sulle strade
Domani convegno sui rischi della guida in stato d’ebbrezza o sotto effetto degli stupefacenti. Su ottomila decessi, la metà provocati da conducenti ubriachi

Alcol, un killer sulle strade

«L’alcol è la causa della metà degli ottomila decessi annui per incidenti stradali che coinvolgono i giovani». Una considerazione che si commenta drammaticamente da sola. A cui si aggiunge subito una decisa presa di posizione:« La riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall’alcol è uno dei più importanti obiettivi di salute pubblica perseguiti da tutti i principali stati del mondo più progrediti». A dirlo è stato, proprio in questi giorni, il ministro della salute, Girolamo Sirchia, in contemporanea all’appuntamento tenutosi alla Gran Guardia, in città, per il tredicesimo Congresso internazionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento. Anche in Veneto e, in particolare, nel comprensorio Garda-Baldo, sono molto attivi i così detti Acat. In particolare, quello di Malcesine ha organizzato per domani, alle 20, al Palazzo dei Capitani, una serata dal titolo «Frena l’alcol, fai correre la vita. Alcol e altre droghe della realtà del nostro territorio». «La realtà del territorio del Garda- Baldo», ha illustrato la dottoressa Franca Capancioni, che svolge il ruolo di servitore (ovvero punto di riferimento, ndr) dell’Acat di Malcesine, «è quella di notevoli problemi con l’alcol ed anche con altre droghe. Proprio così: alcol ed altre droghe, dato che anche l’alcol è riconosciuto ormai a livello mondiale essere una vera droga, al pari delle più devastanti per l’organismo quali cocaina ed eroina». Per l’occasione, interverranno all’incontro anche don Sergio Pighi, direttore di Comunità a Verona e Roberto Cuini, del Centro Studi di Trento. «L’appuntamento di Malcesine», hanno fatto sapere ancora dall’Acat del comprensorio Garda- Baldo, «è molto importante e darà dei dati su cui si dovrà molto riflettere sia per capire bene quali siano le abitudini e i comportamenti delle persone dell’intera area rispetto all’alcol ed alle droghe così dette “leggere” e sia per poter meglio indirizzare gli sforzi e le risorse per risolvere definitivamente il problema». Infatti, verrà raccolto un questionario anonimo, distribuito alcune settimane fa in tutto il territorio del Garda-Baldo, volto a capire quale sia il “bisogno” di bere alcol o di fumare spinelli da parte della popolazione, e questo permetterà di avere una utile fotografia della nostra realtà. All’Acat del Garda-Baldo afferiscono complessivamente circa novanta famiglie, che si riuniscono almeno una volta alla settimana in uno dei nove club presenti tra Malcesine e Peschiera, passando per Caprino e Cavaion. «In circa il 65-70 per cento dei casi», ha concluso la dottoressa Franca Capancioni, «riusciamo a fare allontanare definitivamente dall’alcol e dal consumo delle sostanze stupefacenti le persone che ne sono rimaste coinvolte, con notevole beneficio per tutti i membri della famiglia interessata. Un dato sicuramente incoraggiante e che deve ulteriormente poter essere migliorato, grazie al coinvolgimento ed alla pubblicizzazione di iniziative come queste». Infine, per capire nel suo insieme la dimensione del problema, basti ricordare che, alle unità di Alcologia dei Servizi per la Tossicodipendenza del Veneto, i cosiddetti Sert, sono arrivate, nel 2001, ben 7648 persone con problemi alcolcorrelati. Di queste, il nove per cento era rappresentato da giovani con al massimo 29 anni di età. Tra Verona e provincia i gruppi Acat sono invece centodieci ed ogni club è frequentato in media da nove famiglie.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video